In vista del 2000° anniversario della passione e resurrezione di Gesù Cristo, leader cristiani di tutto il mondo si sono riuniti a Fiuggi per riflettere sull’evangelizzazione e sull’unità tra i credenti. Un’occasione di confronto, preghiera e missione comune, ispirata dallo Spirito Santo.
Evangelizzazione e missione condivisa
Durante il Giubileo della Speranza, molti hanno già rivolto lo sguardo verso il prossimo grande Giubileo: l’anno 2033, quando si celebreranno i 2000 anni dalla resurrezione di Cristo. A Fiuggi, l’organizzazione cattolica Global 2033 ha convocato oltre 200 leader da tutto il mondo per riflettere su come prepararsi a questo evento.
Tra i partecipanti, l’arcivescovo di Riga, Zbigņev Stankevičs, ha ricordato le parole di San Paolo VI: «La Chiesa esiste per l’evangelizzazione.» Un’affermazione che, secondo lui, implica che «lo scopo della Chiesa non è rimanere in se stessa, ma che il compito principale della Chiesa è quello di espandere il Regno di Dio nel mondo che la circonda.»
Eppure, quando gli si chiede quanto i cattolici siano efficaci nell’evangelizzazione, risponde con sincerità: «Penso che siamo solo all’inizio.»
Un evento universale
La portata del Giubileo del 2033 è evidente anche nelle parole di Rick Warren, fondatore della Saddleback Church: «Domenica di Pentecoste, il 5 giugno 2033, sarà il duemillesimo compleanno del Cristianesimo. […] E la gente dice: cosa si può donare a Dio, che ha tutto? Lui vuole che i suoi figli perduti siano ritrovati.»
Warren osserva che sta nascendo «uno spirito di nuovo risveglio, di rinnovamento, di rivitalizzazione nel corpo di Cristo. […] Nessuno può portare a termine da solo la Grande Commissione. Ma insieme, se ognuno fa la propria parte, non è così difficile. […] Dio non vuole uniformità, vuole unità.»
Anche la preghiera comune assume un significato speciale. Warren, visto pregare insieme ad altri leader, afferma con semplicità: «Assolutamente, e prego con chiunque creda che Gesù Cristo sia il Signore della vita. E questi sono fratelli e sorelle in Cristo.»
Un’evangelizzazione che nasce dall’esperienza
Il vescovo Stankevičs ha condiviso con i presenti anche la sua personale esperienza di evangelizzazione: «Ho anche 10 anni di esperienza come laico, ingegnere. E ho cercato di evangelizzare. Ero membro di un gruppo ecumenico clandestino. E sentivo nel cuore questo desiderio, questo fuoco di evangelizzare tutti quelli che mi stavano intorno.» Un’esperienza nata durante gli anni dell’Unione Sovietica, quando, come ha raccontato, «dopo tre anni dalla mia permanenza lì, questa comunità fu perseguitata. Il fondatore fu messo in prigione.»
Queste esperienze sono alla base della proposta di Global 2033, fondata da Sabina e Henry Cappello, che spiegano: «Global 2033 è principalmente un consorzio di organizzazioni e movimenti, diocesi ed enti della Chiesa cattolica con un unico obiettivo: portare il Vangelo a tutta l’umanità. […] Solo un terzo della popolazione mondiale ha sentito parlare di Gesù e lo ha accettato nella propria vita come Signore e Salvatore.»
Il messaggio del Papa
Anche Papa Leone XIV, nella Veglia di Pentecoste del 7 giugno 2025, ha rivolto un forte invito a riscoprire l’urgenza dell’annuncio del Vangelo:
«L’evangelizzazione, cari fratelli e sorelle, non è una conquista umana del mondo, ma l’infinita grazia che si diffonde da vite cambiate dal Regno di Dio. […] L’evangelizzazione è opera di Dio.»
E ha aggiunto: «Le sfide che l’umanità ha di fronte saranno meno spaventose, il futuro sarà meno buio, il discernimento meno difficile. Se insieme obbediremo allo Spirito Santo!»