Dalle sue prime parole al mondo, Papa Leone XIV ha impostato un pontificato improntato al dialogo e alla pace globale. In poche settimane, ha rilanciato l’impegno della Santa Sede per la mediazione e la riconciliazione tra le nazioni.
Un inizio all’insegna della pace
«La pace sia con voi!» sono state le prime parole pubbliche di Papa Leone XIV, che ha subito indicato la via del suo pontificato. Un messaggio ribadito dieci giorni dopo, durante la Messa d’Inizio Pontificato, davanti a 200.000 fedeli e a leader internazionali come il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, il Vicepresidente americano J.D. Vance e l’ambasciatore russo presso la Santa Sede.
Papa Leone XIV ha dichiarato con forza:
«Fratelli e sorelle, questa è l’ora dell’amore!»
Durante la celebrazione, ha pregato per i popoli colpiti dai conflitti, in particolare a Gaza, in Myanmar e in Ucraina, auspicando l’apertura di negoziati per una pace giusta e duratura.
Diplomazia vaticana in azione
Nel contesto della Messa, il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha incontrato il Cardinale Pietro Parolin e il Cardinale Matteo Maria Zuppi, apprezzando l’impegno vaticano per i corridoi umanitari, gli scambi di prigionieri e il rimpatrio dei bambini ucraini. Rubio ha elogiato la “collaborazione continua sotto Papa Leone XIV”.
Al termine della celebrazione, il Papa ha incontrato in udienza privata il Presidente Zelenskyy. In un significativo cambio di rotta, la leadership ucraina ha accettato l’offerta del Vaticano di ospitare colloqui di pace, pur precedentemente esprimendosi contro ogni mediazione.
Aperture, inviti e ritiri
Il 19 maggio, il Vicepresidente Vance ha consegnato al Pontefice una lettera personale del Presidente Donald Trump e della First Lady Melania, con un invito ufficiale alla Casa Bianca. Trump ha poi annunciato sui social, dopo un colloquio con Putin:
“Il Vaticano ha dichiarato di essere molto interessato a ospitare i negoziati. Che il processo abbia inizio!”
Tutti i Paesi coinvolti hanno inizialmente mostrato interesse per il Vaticano come sede dei colloqui. Tuttavia, la Russia si è poi ritirata, ritenendo problematico il fatto che la Città del Vaticano sia situata in territorio NATO.
Il Vaticano ha subito cercato un nuovo canale con Mosca. Il 4 giugno, è stato pubblicato un resoconto di una telefonata tra Papa Leone e Vladimir Putin, durante la quale il Papa ha incoraggiato un gesto concreto verso la pace e discusso temi umanitari come gli scambi di prigionieri.
Continuità nella missione di pace
In poco meno di due mesi, Papa Leone XIV ha rilanciato e accelerato gli sforzi della diplomazia vaticana, offrendo la Santa Sede come terreno neutrale d’incontro. A conferma di questa continuità, ha mantenuto nei loro incarichi figure centrali: il Cardinale Parolin resta Segretario di Stato e il Cardinale Zuppi prosegue come inviato per la pace.