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Chi era Carlo Acutis? 12 fatti sul futuro santo millennial

Il beato e futuro santo Carlo Acutis. | Credito: Fondazione Carlo Acutis.
Il beato e futuro santo Carlo Acutis. | Credito: Fondazione Carlo Acutis.

Carlo Acutis, l’adolescente italiano che ha amato profondamente l’Eucaristia, continua a portare gioia in tutto il mondo cattolico. È stato beatificato ad Assisi nel 2020 e sarà canonizzato da Papa Leone XIV il 7 settembre 2025.

Di seguito, ti presentiamo 12 fatti importanti su questo ragazzo che diventerà il primo santo millennial.

1. Dove è nato Carlo Acutis?

Carlo Acutis è nato il 3 maggio 1991 a Londra (Regno Unito), dove i suoi genitori, Andrea Acutis e Antonia Salzano, lavoravano. Pochi mesi dopo, la famiglia si trasferì a Milano (Italia).

2. La malattia del Beato

Durante l’adolescenza, a Carlo fu diagnosticata una leucemia fulminante. Offrì le sue sofferenze per Papa Benedetto XVI e per la Chiesa.

3. Carlo Acutis e il suo grande amore per l’Eucaristia

Fin da piccolo, mostrò un amore speciale per Dio, nonostante i suoi genitori non fossero particolarmente praticanti. Sua madre racconta che, prima di Carlo, aveva partecipato alla Messa solo per la Prima Comunione, la Cresima e il Matrimonio. Ma il piccolo Carlo amava già recitare il Rosario.

Dopo la Prima Comunione, Carlo partecipava alla Messa ogni volta che poteva e faceva Ore Sante prima o dopo l’Eucaristia. Si confessava ogni settimana e chiese ai suoi genitori di portarlo in pellegrinaggio nei luoghi dei santi e dei miracoli eucaristici.

4. La conversione della madre

La sua testimonianza di fede portò a una profonda conversione nella madre, che afferma:

“Carlo mi ha avvicinata a Dio”.

5. Carlo Acutis e la Vergine di Fatima

Secondo quanto racconta sua madre, Carlo ebbe un’esperienza mistica in cui la Vergine di Fatima gli chiese di consacrarsi al Cuore di Gesù e al Suo Cuore Immacolato.

Inoltre, il giovane beato sognò San Francesco Marto, il pastorello di Fatima, che gli chiese di offrire sacrifici e riparazione affinché le persone potessero amare e onorare di più l’Eucaristia.

6. Difese i più deboli a scuola

A scuola si distinse per difendere i compagni presi in giro, in particolare quelli con disabilità.

Quando i genitori di un suo amico stavano divorziando, fece di tutto per includere l’amico nella vita familiare degli Acutis.

7. Carlo Acutis e i miracoli eucaristici

Appassionato di informatica, Carlo era programmatore e costruì un sito web per catalogare e promuovere i miracoli eucaristici.

Scriveva ai visitatori del sito:

Più frequentemente riceviamo l’Eucaristia, più ci somigliamo a Gesù, così che già su questa terra potremo avere un anticipo del cielo”.

8. Il calcio e i videogiochi nella vita di Carlo Acutis

Carlo amava il calcio e giocare ai videogiochi. La sua console preferita era una PlayStation — probabilmente una PS2, uscita nel 2000, quando lui aveva nove anni.

Tuttavia, si concedeva solo un’ora di gioco a settimana, come forma di mortificazione e disciplina spirituale, anche se gli sarebbe piaciuto giocare di più.

9. Quando è morto e quando è stato beatificato Carlo Acutis?

Carlo è morto il 12 ottobre 2006 ed è stato sepolto ad Assisi, come lui stesso aveva chiesto, per il suo profondo amore verso San Francesco.

La sua causa di canonizzazione è iniziata nel 2013. È stato dichiarato Venerabile nel 2018 e Beato il 10 ottobre 2020.

10. Il corpo di Carlo Acutis è incorrotto?

In un primo momento si diffuse la notizia che il corpo di Carlo fosse incorrotto, ma non è così. Tuttavia, riposa in una tomba di vetro, dove può essere venerato in modo permanente.

11. Il cuore di Carlo Acutis

Il cuore di Carlo, oggi considerato una reliquia, è esposto in un reliquiario presso la Basilica di San Francesco ad Assisi.

Sua madre racconta che la famiglia avrebbe voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile a causa della leucemia.

12. Il miracolo del Beato Carlo Acutis per la canonizzazione

Il miracolo attribuito a Carlo riguarda la guarigione di una ragazza di 21 anni, Valeria Valverde, originaria del Costa Rica. Nel 2022, mentre studiava a Firenze, ebbe un grave incidente in bicicletta con trauma cranico.

Era in fin di vita, ma la madre si recò alla tomba del beato ad Assisi per chiedere la sua intercessione. Quello stesso giorno, Valeria cominciò una guarigione inspiegabile, riconosciuta poi come miracolosa.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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