Oggi, lunedì 9 giugno, il lunedì dopo Pentecoste, la Chiesa celebra la memoria della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, istituita da Papa Francesco all’inizio del 2018, un titolo mariano la cui immagine completò la Piazza San Pietro nel 1981.
Secondo un articolo pubblicato sul sito dell’Opus Dei, in un racconto pubblicato da L’Osservatore Romano nel 2011, l’architetto Javier Cotelo raccontò la costruzione del mosaico dedicato a Maria Mater Ecclesiae, situato in cima alla facciata dell’edificio collocato tra il cortile di San Damaso e piazza San Pietro, che rimanda anche al legame tra San Giovanni Paolo II e la Vergine Maria.
Nel testo, Cotelo ammise di aver avuto “il privilegio di vivere da vicino i retroscena di questa decisione, che mette in evidenza due caratteristiche” di Giovanni Paolo II: “il suo particolare rapporto con i giovani e il suo senso di gratitudine”.
Come raccontato, durante la Settimana Santa del 1980, Giovanni Paolo II ricevette in udienza migliaia di giovani partecipanti al Forum UNIV, un incontro internazionale di universitari che frequentano centri dell’Opus Dei in tutto il mondo.
In quell’occasione, “uno dei giovani, di nome Julio Nieto, disse al Papa che, dopo aver osservato le immagini della Piazza San Pietro, aveva notato che mancava un’immagine della Madonna, e che dunque la piazza risultava incompleta”. A questo, Giovanni Paolo II rispose: “Bene, molto bene! Dobbiamo completare la piazza”.
Javier Cotelo raccontò che “questo dialogo giunse all’orecchio di mons. Álvaro del Portillo, successore di San Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei”, il quale, “mosso dal desiderio di attuare senza indugio quello che riteneva un desiderio del Santo Padre, mi chiese di pensare a un luogo e a una soluzione per collocare, nella piazza, un’immagine della Madonna, aggiungendo che si sarebbe potuta porre sotto l’invocazione di Mater Ecclesiae”.
“Dopo alcune settimane e varie visite alla piazza per individuare alternative, presentai a mons. Álvaro una possibile soluzione, con i relativi fotomontaggi e disegni: sostituire una finestra, nell’angolo dell’edificio tra il Cortile di San Damaso e la piazza, con un mosaico della Madonna”.
Questo progetto fu inviato al Papa il 27 giugno 1980, ma passarono diversi mesi senza risposta. Per questo motivo, “una copia del materiale fu nuovamente inviata al Santo Padre tramite l’allora segretario del Papa, il cardinale Stanislaw Dziwisz”.
L’architetto ricordò che, alcuni mesi dopo, Giovanni Paolo II subì l’attentato in Piazza San Pietro, dal quale sopravvisse “– come egli stesso diceva – grazie alla protezione della Santissima Vergine Maria”.
“Come segno di ringraziamento, volle che venisse collocata un’immagine della Madonna in Piazza San Pietro. In seguito a questo incarico del Romano Pontefice, quella proposta di mons. Álvaro fu sottoposta all’approvazione delle autorità competenti del Vaticano, e fu scelto quel luogo come sede della Mater Ecclesiae”, ricordò Cotelo.
Secondo l’architetto, il mosaico è “ispirato alla Madonna della Colonna, proveniente dalla basilica costantiniana” e fu installato il 7 dicembre 1981. Il giorno seguente, dopo la recita dell’Angelus, fu benedetto da Papa Giovanni Paolo II.
In quell’occasione, il Papa espresse il desiderio che “tutti coloro che verranno in questa Piazza San Pietro, alzino lo sguardo verso di Lei per rivolgerle, con sentimento di fiduciosa devozione filiale, il proprio saluto e la propria preghiera”.
“Ho pensato spesso a questo avvenimento come a una piccola dimostrazione del rapporto speciale di Giovanni Paolo II con i giovani; non è sorprendente che quel ‘dobbiamo completare la piazza’, detto dal Papa a un universitario un anno e mezzo prima, sia poi diventato realtà”, affermò Javier Cotelo nell’articolo.
L’architetto ricordò inoltre che, l’11 dicembre dello stesso anno, il Papa invitò mons. Álvaro del Portillo a concelebrare la Messa nella sua cappella privata e a fare colazione con lui.
“Voleva comunicargli la gioia che gli aveva dato benedire l’immagine nella piazza e ringraziarlo per l’idea della sua collocazione”, raccontò.
Secondo Cotelo, il Papa ebbe anche il delicato gesto di inviare a mons. Álvaro, “qualche giorno dopo, la cartolina con il disegno in bianco e nero del mosaico, che era servito per testare la disposizione delle tessere colorate”. Questo disegno “si trova attualmente nella sede centrale della prelatura dell’Opus Dei”, concluse.
Articolo tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.






