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Il Giubileo delle Famiglie

Roma ha accolto migliaia di famiglie da tutto il mondo per celebrare il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani. Tre giorni intensi di fede, preghiera e gioia culminati nella Messa presieduta da Papa Leone XIV, che ha esortato tutti a riscoprire la bellezza della famiglia come luogo di trasmissione della fede e sorgente di speranza per la Chiesa e per il mondo.

Il Giubileo delle Famiglie con Papa Leone XIV

Con una Messa solenne e un lungo giro tra la folla su papamobile, Papa Leone XIV ha concluso il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani, celebrato a Roma dal 30 maggio al 1° giugno. Migliaia di pellegrini hanno partecipato a eventi di preghiera, festa e riflessione, vivendo un’esperienza di autentica comunione.

Nel suo messaggio, il Papa ha sottolineato l’importanza della famiglia come luogo privilegiato della fede: «La famiglia è dove la fede si trasmette di generazione in generazione — si condivide come il cibo alla tavola di famiglia e come l’amore nei nostri cuori. Per questo, la famiglia è un luogo privilegiato per incontrare Gesù.»

Famiglie da tutto il mondo in festa

Oltre 70.000 persone provenienti da più di 130 paesi si sono radunate nella capitale. Suddivisi in parrocchie per lingua e nazionalità, i partecipanti hanno vissuto tre giorni intensi di pellegrinaggio, eventi, celebrazioni e momenti di incontro.

Agnieszka, pellegrina dalla Polonia, ha raccontato: «Siamo cresciuti entrambi in una comunità. Proveniamo dal movimento Luce e Vita e ne facciamo parte fin da bambini, quindi per noi la comunità è un ambiente naturale di crescita continua. Quello che sento qui è che questa comunità — permettetemi di dirlo in modo drammatico — è costruita sulle fondamenta degli Apostoli.»

Un invito all’unità e alla pace

Durante la Messa giubilare, Papa Leone ha esortato le famiglie a radicare il loro amore in Cristo, affinché diventino «un segno vivente di pace per il mondo». Ha aggiunto con forza: «Le famiglie sono la culla del futuro dell’umanità. Ed è proprio questo di cui la Chiesa ha più bisogno ora.»

Il Cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo emerito di Durban, ha offerto una prospettiva africana sull’importanza della famiglia allargata: «Dobbiamo guardare da dove la società trae realmente la sua forza. Essa proviene dalla famiglia, dalla comunità familiare, e aggiungerei che, in Sudafrica e in Africa in generale, l’unità familiare non è solo costituita da padre, madre e figli, ma comprende la famiglia allargata: nonni, pronipoti. È l’intera unità familiare che necessita di essere rafforzata.»

Momenti di spiritualità e festa

Il programma del Giubileo ha incluso concerti, spettacoli, giochi per bambini, confessioni e preghiere, culminati nel pellegrinaggio attraverso la Porta Santa. Venerdì, le famiglie si sono raccolte nella Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, dove sono state esposte le reliquie di Santa Teresa di Lisieux e dei suoi genitori. Papa Leone ha poi menzionato, durante la Messa di domenica, anche la famiglia polacca Ulma, martiri della Seconda guerra mondiale.

Sabato sera, in Piazza San Giovanni in Laterano, si è svolto il Festival delle Famiglie con la Veglia e la recita del Rosario per la conclusione del mese mariano.

Durante l’evento, la fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre ha distribuito 10.000 Bibbie per bambini in cinque lingue, a sostegno della trasmissione della fede tra le generazioni.

I nonni: radici vive della fede

Particolare attenzione è stata riservata agli anziani. Papa Leone, durante il Regina Coeli, li ha salutati con parole cariche di affetto: «Un saluto speciale ai nonni e agli anziani. Voi siete modello genuino di fede e ispirazione per le giovani generazioni.»

La Bibbia, la preghiera condivisa e la presenza quotidiana degli anziani diventano così strumenti per rafforzare i legami familiari e la fede comune.

Una Chiesa domestica viva e giovane

Le testimonianze dei pellegrini hanno raccontato con semplicità la bellezza della vita familiare vissuta nella fede. Kasia, da Varsavia, ha detto: «Ogni sera ci inginocchiamo per pregare tutti insieme, e questa è la base di questa preghiera: stare insieme, parlare tra di noi. Pregare, parlare, ascoltare, semplicemente esserci.»

Anche Lea, una giovane pellegrina dalla Francia, ha condiviso la sua emozione: «Ho 21 anni. Vengo dalla Francia, dalla campagna. Sono qui con mia madre. Non sono da sola. Sono qui con mia madre per il Giubileo delle Famiglie. Per me è importante essere qui.»

In cammino verso il Giubileo dei Giovani

Con i cuori colmi di gioia e gratitudine, molte famiglie guardano già con speranza al prossimo grande appuntamento: il Giubileo dei Giovani, previsto per il 28 luglio. Un cammino che prosegue, fondato sulla fede e sull’amore condiviso nelle famiglie, che restano la prima e più viva Chiesa domestica.

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