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Sei nuovi santi in attesa del prossimo Papa

I sei beati che Papa Francesco non ha fatto in tempo a canonizzare: da sinistra, Pier Giorgio Frassati, José Gregorio Hernández , Carlo Acutis, Carmen Rendiles, Peter To Rot e Bartolo Longo
I sei beati che Papa Francesco non ha fatto in tempo a canonizzare: da sinistra, Pier Giorgio Frassati, José Gregorio Hernández , Carlo Acutis, Carmen Rendiles, Peter To Rot e Bartolo Longo

Dopo la morte di Papa Francesco, il futuro Pontefice erediterà importanti decisioni già avviate: sei beati di diversi continenti attendono la proclamazione ufficiale della loro santità. Un’occasione per riscoprire storie esemplari di fede e carità che parlano anche al cuore dei cattolici italiani.

I sei beati in attesa della canonizzazione papale

Con la morte del Papa Francesco, il suo successore – il 267° nella storia della Chiesa – avrà tra le prime responsabilità quella di presiedere le canonizzazioni già approvate dal Pontefice scomparso. Tra i beati in attesa spicca il nome di Carlo Acutis, ma anche altri cinque testimoni di fede sono pronti a salire agli onori degli altari.

Carlo Acutis: il giovane “influencer di Dio”

La canonizzazione di Carlo Acutis, prevista per il 27 aprile 2025 durante il Giubileo degli Adolescenti, è stata sospesa a causa della morte del Santo Padre. Nato a Londra nel 1991 e morto a soli 15 anni a Monza nel 2006, Carlo è diventato famoso per la sua straordinaria fede giovanile e per l’uso evangelizzatore delle tecnologie, in particolare creando un sito dedicato ai miracoli eucaristici.

Beatificato nel 2020, è considerato un modello di santità per i giovani dell’era digitale, ispirandosi a santi come Francesco e Giacinta Marto, Domenico Savio e Luigi Gonzaga.

Pier Giorgio Frassati: il santo dei giovani e del servizio

Annunciato da Papa Francesco nel novembre 2024, Pier Giorgio Frassati sarà canonizzato il 3 agosto 2025 in occasione del Giubileo dei Giovani. Nato a Torino nel 1901, figlio del fondatore de La Stampa, ha vissuto una profonda spiritualità unita all’impegno sociale, all’alpinismo e alla partecipazione in associazioni cattoliche.

Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990, la sua breve vita, terminata a 24 anni, è un esempio di carità vissuta con gioia.

Peter To Rot: martire e primo santo papuano

Primo santo della Papua Nuova Guinea, Peter To Rot fu un catechista laico, sposo e padre di tre figli, noto per il coraggio con cui difese la fede cattolica durante l’occupazione giapponese. Arrestato per essersi opposto alla poligamia imposta dal regime, fu martirizzato nel 1945.

Beatificato nel 1995, la sua canonizzazione è stata approvata nel marzo 2025 da Papa Francesco, a testimonianza della santità vissuta nel quotidiano e nella famiglia.

José Gregorio Hernández: il medico santo del Venezuela

Figura amatissima in Venezuela, José Gregorio Hernández (1864–1919) fu medico, professore e benefattore dei poveri. Pur desiderando il sacerdozio, visse la sua vocazione cristiana nella medicina, offrendo cure gratuite e testimoniando una fede profonda e concreta.

La sua canonizzazione, approvata nel febbraio 2025, lo rende il primo laico venezuelano a diventare santo. È venerato come intercessore potente dai fedeli del suo Paese e oltre.

Carmen Rendiles: prima santa donna del Venezuela

María Carmen Rendiles Martínez, nata a Caracas nel 1903, fondò la Congregazione delle Serve di Gesù. Nonostante la perdita di un braccio, dedicò la sua vita al servizio e alla preghiera, incarnando una santità fatta di perseveranza e amore silenzioso.

Beatificata nel 2018, sarà proclamata santa dopo il riconoscimento di un miracolo avvenuto nel 2025: la guarigione inspiegabile di una giovane con idrocefalia, avvenuta dopo una Messa sulla sua tomba.

Bartolo Longo: il “Santo della carità” e apostolo del Rosario

Il 25 febbraio 2025, Papa Francesco ha sorpreso il mondo cattolico approvando la canonizzazione del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. La notizia, attesa da decenni dai devoti della Madonna di Pompei, è stata accolta con grande gioia in tutta Italia e all’estero, dove la figura di Bartolo Longo è centrale nella devozione mariana.

Nato a Latiano (Brindisi) nel 1841 e morto a Pompei nel 1926, Bartolo Longo fu avvocato, laico, catechista e instancabile apostolo della carità. Dopo una giovinezza segnata da crisi spirituali e dal contatto con lo spiritismo, visse una profonda conversione grazie all’incontro con la Vergine Maria. Dedicò la sua vita alla diffusione del Rosario e alla promozione di opere sociali: accanto al Santuario, fondò scuole, orfanotrofi, case famiglia e la Mensa dei poveri, diventando per tutti un padre e un modello di “Chiesa in uscita”.

Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1980, Longo è stato riconosciuto come “l’uomo della Vergine” e anticipatore di una santità moderna, capace di parlare al cuore dei fedeli di oggi.

Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.

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