Il Vaticano ha comunicato che i lavori presso la Casa Santa Marta, necessari per accogliere i cardinali durante il conclave, sono già in corso e dovrebbero concludersi lunedì 5 maggio.
I porporati potranno prendere alloggio, a partire dal pomeriggio di martedì 6 maggio fino alla mattina del 7, nella residenza che fu abitata da Papa Francesco, giorno in cui inizierà ufficialmente il conclave, preceduto dalla Messa Pro eligendo Papa.
Il Vaticano ha inoltre riferito questo sabato che gli ultimi cardinali elettori arriveranno nel fine settimana, e che si sta ristrutturando una zona antica di Santa Marta, necessaria per accogliere tutti i 133 cardinali previsti, dato che inizialmente erano stati predisposti alloggi solo per 120.
Sabato 3 maggio si è tenuta la nona congregazione generale dei cardinali, con la partecipazione di 177 cardinali in totale, di cui 127 elettori.
La riunione a porte chiuse è iniziata alle 9:00 (ora di Roma) con un momento di preghiera comune. All’inizio si è proceduto al sorteggio dei cardinali che assisteranno il camerlengo nelle congregazioni particolari per l’espletamento degli affari ordinari.
Sono stati designati il cardinale Robert Francis Prevost e il cardinale Marcello Semeraro, mentre è stato confermato il cardinale Reinhard Marx come coordinatore del Consiglio per l’Economia.
I temi trattati nella nona congregazione generale
La sessione ha incluso 26 interventi, che hanno affrontato temi di rilievo ecclesiale e pastorale. Si è riflettuto sulla doppia missione della Chiesa Cattolica: vivere e testimoniare la comunione al proprio interno, e promuovere la fraternità nel mondo.
È stato inoltre ricordato con gratitudine il magistero di Papa Francesco e i processi avviati durante il suo pontificato, sottolineando la responsabilità di continuarli e custodirne l’eredità.
Secondo quanto precisato dal Vaticano, tra i temi emersi vi sono stati: la collaborazione e la solidarietà tra le Chiese locali, il ruolo della Curia in relazione al Papa, il servizio della Chiesa e del Pontefice alla causa della pace, e il valore dell’educazione come strumento di trasformazione e speranza.
Un Papa con “spirito profetico”
È stato anche espresso il desiderio che il futuro Papa abbia uno spirito profetico, “capace di guidare una Chiesa che non si rinchiuda in se stessa, ma che sappia uscire e portare luce a un mondo ferito dalla disperazione”.
Sono stati ripresi alcuni temi già trattati nei giorni precedenti, come la sinodalità e la collegialità, e si è rivolto lo sguardo al mondo e all’attenzione che esso riserva alla Chiesa.
È stata manifestata inoltre la consapevolezza del rischio che la Chiesa diventi autoreferenziale e perda la propria rilevanza se non vive nel mondo e con il mondo. Si sono levati anche importanti appelli al dialogo ecumenico e alla missione.
Le congregazioni proseguiranno lunedì mattina, dalle 9:00 alle 12:30, e nel pomeriggio, dalle 17:00 alle 19:00.
Il decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re, ha inoltre ricordato che la Basilica di San Pietro organizza il Rosario ogni sabato di maggio alle ore 21:00 (ora locale).
Domenica, i cardinali che lo desiderano potranno celebrare l’Eucaristia nella propria chiesa titolare.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.