Il cardinale Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Colonia, ha dichiarato martedì a Roma di aspettarsi un conclave più lungo rispetto a quello che nel 2013 portò all’elezione di Papa Francesco, uno dei più rapidi della storia moderna.
Intervistato dal direttore di EWTN Germania, Martin Rothweiler, e dal corrispondente di CNA Deutsch a Roma, Rudolf Gehrig, Woelki ha affermato:
“Spero in un conclave breve, ma credo che tutto sia possibile. Non mi aspetto che sia veloce come l’ultimo. Ma magari mi sbaglio, ne sarei felice.”
Un clima di fraternità tra i cardinali
Il conclave del 2013 durò appena due giorni, rendendolo uno dei più brevi in epoca moderna. Ora, con il nuovo conclave alle porte, Woelki si prepara a partecipare per la seconda volta a questo evento cruciale per la Chiesa. Ha descritto il clima tra i cardinali già riuniti a Roma per le congregazioni generali come “fraterno e cordiale”.
“La maggior parte dei cardinali non si vedeva da molto tempo, ed erano felici di ritrovarsi. Anch’io ho vissuto così questi incontri.”
Secondo Woelki, l’atmosfera è stata caratterizzata da “una concentrazione tranquilla, oggettiva e operativa”, con una buona collaborazione nonostante le diversità culturali e di mentalità tra le varie Chiese particolari.
Temi centrali: evangelizzazione, sinodalità e sfide globali
Il cardinale ha sottolineato che durante le discussioni vengono affrontati tutti i temi di grande rilevanza, tra cui l’evangelizzazione, l’approfondimento teologico della sinodalità e il rapporto tra sinodalità e gerarchia.
I cardinali stanno anche riflettendo su sfide più ampie che riguardano la società contemporanea: la crescente secolarizzazione, le implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale, i conflitti in corso, la polarizzazione politica e sociale, e le preoccupazioni sul ruolo sempre più fragile della democrazia in un mondo dove avanzano le autocrazie.
Un evento spirituale, non politico
Woelki ha voluto ribadire che il conclave non è un evento “politico-ecclesiale”, bensì un evento “spirituale”:
“Nel conclave, cerchiamo, anche nella preghiera e sotto la guida dello Spirito Santo, di individuare il candidato che il Signore ha scelto per questo compito.”
Attualmente, il cardinale Woelki risiede alla Domus Sanctae Marthae, dove alloggeranno tutti i cardinali elettori durante il conclave. Con un tocco di ironia, ha concluso l’intervista ammettendo:
“Spero di non dover cambiare stanza prima del conclave. A essere onesto, sono troppo pigro per rifare le valigie.”
Tradotto e adatta dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.