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Conclave: i cardinali italiani nella Cappella Sistina

Il Cardinale Pietro Parolin | | Daniel Ibanez CNA

La pattuglia italiana al conclave vedrà la presenza di 17 cardinali. Sarebbero in realtà 19, ma il sito del Collegio cardinalizio assegna il Cardinale Pizzaballa alla Terra Santa e il Cardinale Marengo alla Mongolia

La pattuglia italiana al conclave che si aprirà il prossimo 7 maggio vedrà la presenza di 17 cardinali elettoriSarebbero in realtà 19, ma il sito del Collegio cardinalizio assegna – per composizione geografica – il Cardinale Pierbattista Pizzaballa alla Terra Santa e il Cardinale Giorgio Marengo alla Mongolia, essendo rispettivamente Patriarca di Gerusalemme dei Latini e Prefetto Apostolico di Ulan Bator.

Dei 17 italiani restanti il più anziano anagraficamente è il Cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, che ha compiuto 79 anni il 5 gennaio scorso mentre il più giovane è il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Roma e Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano, con i suoi 54 anni.  Entrambi sono stati creati cardinali da Papa Francesco. Zenari ha una lunga esperienza diplomcatica: ha servito la Santa Sede presso gli uffici delle Nazioni Unite a Vienna, poi in Costa d’Avorio, Niger, Burkina Faso e Sri Lanka. Poi l’approdo in Siria nel 2008, dove è stato testimone della violenta guerra civile. Reina invece – dopo aver svolto il proprio ministero sacerdotale in Sicilia – è approdato a Roma solo nel 2022. Dopo un breve servizio presso il Dicastero per il Clero, il Papa lo ha prima nominato Vescovo ausiliare e poi Vicegerente di Roma. E’ stato promosso Vicario Generale di Roma contestualmente all’annuncio della sua creazione a cardinale.

Sono “in pensione” come arcivescovi emeriti il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo emerito di Agrigento, che compirà 79 anni il 22 maggio; il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo emerito di Firenze, 78 anni; il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo emerito de L’Aquila, 77 anni il prossimo 19 agosto. Dei tre porporati Betori ha ricevuto la berretta rossa da Benedetto XVI, mentre Montenegro e Petrocchi sono stati creati cardinali da Papa Francesco. Petrocchi tuttora è Presidente della Commissione di studio sul diaconato femminile.

Fanno parte della pattuglia curiale il Cardinale Fernando Filoni, già Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, 79 anni, con un passato da nunzio apostolico in Iraq e nelle Filippine, nonché ex Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. E’ stato creato cardinale da Benedetto XVI; il Cardinale Marcello Semeraro, già Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, 77 anni. Vescovo dai tempi di Giovanni Paolo II, è stato uno dei porporati più vicini a Papa Francesco, soprattutto come segretario del consiglio dei cardinali per la riforma della Curia Romana, incarico che ha lasciato nel 2020 con la creazione a cardinale; il Cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore, 71 anni. Già Vicario Generale di Roma dal 2017, nell’aprile 2024 Papa Francesco lo ha trasferito al Palazzo della Cancelleria; il Cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato, 70 anni: primo collaboratore di Papa Francesco, è stato il primo cardinale creato dal Pontefice defunto. In quanto cardinale vescovo elettore per ordine di creazione, sarà lui a dirigere le operazioni di voto nella Cappella Sistina; il Cardinale Claudio Gugerotti, già Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, 69 anni. Il porporato ha lavorato per decenni nel servizio diplomatico della Santa Sede prima di approdare in Vaticano, guidando le nunziature in Georgia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Ucraina e Gran Bretagna; il Cardinale Fabio Baggio, già  Sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, 60 anni, scalabriniano; il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario generale per la Città del Vaticano, Arciprete della Basilica di San Pietro e Presidente della Fabbrica di San Pietro. La sua creazione a cardinale nel 2020 fu un vero e proprio colpo a sorpresa di Papa Francesco. Fa parte dei frati minori conventuali e compirà 60 anni nell’ottobre prossimo.

Cinque invece sono i cardinali italiani residenziali in attività, tutti creati da Papa Francesco. Il Cardinale Oscar Cantoni, 75 anni nel prossimo settembre, è Vescovo di Como: guida una diocesi suffraganea dell’Arcidiocesi di Milano che è stata tradizionalmente sede cardinalizia ma che con Papa Francesco è rimasta senza la porpora; il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. 70 anni nel prossimo mese di ottobre, legato alla Comunità di Sant’Egidio, è stato tra i cardinali più vicini al Papa, anche nelle sue vesti di inviato per la pace tra Russia ed Ucraina; il Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli, 62 anni: è stato inserito dal Papa per ultimo nella lista dei cardinali elettori nel concistoro del dicembre scorso; il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Chiusi-Pienza-Montepulciano, 60 anni, è stato ausiliare di Roma prima del trasferimento in Toscana. E’ uno dei cardinali italiani più in linea con la sensibilità di Papa Francesco, soprattutto sul fronte dei migranti e degli emarginati; il Cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, 58 anni. Teologo, è stato presidente dell’Associazione teologica italiana. Nel 2022 è stato nominato da Papa Francesco Arcivescovo di Torino.

Questo articolo è stato pubblicato su ACI Stampa e ripreso dal team di EWTN Italia

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MARCO MANCINI GIORNALISTA ACI STAMPA

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