Il funerale di Papa Francesco sarà celebrato sabato 26 aprile alle ore 10:00 in Piazza San Pietro. La cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, e segnerà l’inizio dei Novendiali, nove giorni di Messe in suffragio del Pontefice defunto.
Secondo quanto comunica l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, la celebrazione seguirà i riti stabiliti dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il documento liturgico che regola le esequie papali, aggiornato nel novembre 2024.
Come stabiliscono le norme liturgiche vaticane, i cardinali partecipanti indosseranno la mitra bianca damascata; arcivescovi e vescovi indosseranno amitto, alba, cingolo e mitra bianca semplice; i sacerdoti concelebranti la stola rossa.
Dopo la Messa esequiale, avranno luogo i tradizionali riti della Ultima commendatio e della Valedictio, con i quali la Chiesa cattolica affida l’anima del Pontefice al Signore.
Successivamente, il corpo di Papa Francesco sarà sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, secondo il suo desiderio personale di riposare in uno dei principali santuari mariani di Roma.
Cosa accadrà dopo il funerale di Papa Francesco?
La Messa esequiale è la prima dei Novendiali, un’antica tradizione della Chiesa in cui ogni giorno è dedicato a un gruppo diverso che ha avuto un legame diretto con il ministero del Pontefice, riflettendo così la diversità e l’universalità ecclesiale.
Ecco orari, date e celebranti degli altri giorni dei Novendiali:
- Domenica 27 aprile – ore 10:30: Cardinale Pietro Parolin, ex Segretario di Stato. La Messa sarà celebrata nell’atrio della Basilica di San Pietro; le successive si svolgeranno all’interno.
- Lunedì 28 aprile – ore 17:00: Cardinale Baldassare Reina, Vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma.
- Martedì 29 aprile – ore 17:00: Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica di San Pietro.
- Mercoledì 30 aprile – ore 17:00: Cardinale Leonardo Sandri, Vice Decano del Collegio Cardinalizio.
- Giovedì 1° maggio – ore 17:00: Cardinale Kevin Farrell, Camerlengo della Santa Chiesa Romana.
- Venerdì 2 maggio – ore 17:00: Cardinale Claudio Gugerotti, ex Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
- Sabato 3 maggio – ore 17:00: Cardinale Ángel Fernández Artime, ex Proprefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
- Domenica 4 maggio – ore 17:00: Cardinale Dominique Mamberti, Prodiacono del Collegio Cardinalizio, incaricato di annunciare al mondo il nome del nuovo Papa dopo il conclave.
Quando sarà il conclave?
Le norme vaticane stabiliscono che, prima dell’inizio del conclave, devono passare almeno quindici giorni dalla morte del Papa, ma non più di venti.
Questo intervallo consente ai cardinali che risiedono in zone remote di raggiungere Roma e di confrontarsi sul futuro della Chiesa e sul profilo del nuovo Pontefice.
Pertanto, il conclave potrebbe iniziare tra il 5 e il 10 maggio.
Quante votazioni si fanno al giorno durante il conclave?
Nel primo giorno si tiene un solo scrutinio. Nei giorni successivi, si tengono quattro votazioni: due al mattino e due al pomeriggio.
Se, dopo 34 scrutini, nessun candidato ha ottenuto i due terzi dei voti, si passa alla votazione tra i due più votati, i quali non potranno votare, ma continueranno ad aver bisogno della maggioranza qualificata dei due terzi.
Quanto tempo passò tra le dimissioni di Benedetto XVI e il conclave?
Le dimissioni del Papa emerito divennero effettive il 28 febbraio 2013. Non essendoci Novendiali (poiché non vi era lutto da osservare), il periodo di Sede Vacante fu più breve. Il conclave iniziò il 12 marzo e il giorno seguente, 13 marzo nel pomeriggio, fu eletto Papa Francesco.
Il conclave che elesse San Giovanni Paolo II iniziò il 14 ottobre 1978 e si concluse il 16 ottobre, durando tre giorni. Giovanni Paolo I era morto il 26 settembre dello stesso anno, dopo soli 33 giorni di pontificato.
Il conclave che elesse Benedetto XVI cominciò invece il 18 aprile 2005 e si concluse il giorno successivo.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.