Avendo curato Papa Francesco come infermiere personale dal 2022, l’infermiere italiano Massimiliano Strappetti è stato una delle poche persone a vedere il Santo Padre nei momenti precedenti alla sua morte, avvenuta il Lunedì di Pasqua.
Prima di essere nominato infermiere personale del Papa nell’agosto 2022, Strappetti era coordinatore infermieristico del servizio sanitario del Vaticano. Aveva iniziato a lavorare in Vaticano nel 2002, dopo aver trascorso otto anni nell’unità di terapia intensiva dell’Ospedale Gemelli di Roma.

La nomina arrivò poco dopo aver accompagnato il Santo Padre nel difficile viaggio apostolico in Canada, dal 24 al 30 luglio 2022. Durante quell’anno, il Papa affrontava problemi al ginocchio.
Dal mese di agosto 2022, Strappetti è stato visto accanto al Papa in quasi tutte le sue apparizioni pubbliche, comprese le udienze generali del mercoledì e gli Angelus domenicali a Roma e in Vaticano, oltre che in diversi viaggi apostolici all’estero.
Le ultime parole e saluti del Papa sarebbero stati rivolti proprio a Strappetti, l’uomo di fiducia a cui affidò la sua cura durante le numerose malattie e emergenze mediche degli ultimi anni della sua vita.
“Grazie per avermi riportato in Piazza”, avrebbe detto il Papa all’infermiere. Strappetti, marito e padre noto per la sua generosità verso gli altri, spinse la sedia a rotelle del Santo Padre fino alla loggia centrale della Basilica di San Pietro, da dove pronunciò il suo ultimo messaggio pasquale Urbi et Orbi, il 20 aprile.
Dopo la benedizione, il Papa si voltò verso Strappetti per chiedergli un parere, domandando: “Secondo te ce la farò?”, prima di scendere in Piazza per salutare dal papamobile le 50.000 persone presenti, come riportato da Vatican News.
Il giorno seguente, la salute del Papa cominciò a peggiorare intorno alle 5:30 del mattino del Lunedì di Pasqua. Un’ora dopo, il Santo Padre fece un “gesto di saluto con la mano” a Strappetti, prima di cadere in coma a causa di un ictus, nel suo letto dell’appartamento di Casa Santa Marta, secondo Vatican News.
Strappetti rimase vicino al Papa, 88 anni, durante la convalescenza in Vaticano, assistendolo 24 ore su 24 dopo le dimissioni dall’Ospedale Gemelli, avvenute il 23 marzo, in seguito a 38 giorni di ricovero.
In un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera, il dottor Sergio Alfieri, responsabile dell’équipe medica del Gemelli che seguì il Papa, ha dichiarato che seguirono l’ordine chiaro del Pontefice, trasmesso da Strappetti: “Provate tutto, non arrendiamoci”, durante due momenti critici in cui si doveva decidere se continuare o sospendere le cure.
Prima di collaborare più strettamente con il Santo Padre come assistente sanitario personale, Strappetti faceva parte del team medico che, nell’estate del 2021, consigliò al Papa di sottoporsi a esami per problemi al colon. Il 4 luglio di quell’anno, il Pontefice fu operato per tre ore per la rimozione di una parte del colon.
Successivamente, quello stesso anno, dopo l’intervento e undici giorni di ricovero al Gemelli, Papa Francesco elogiò Strappetti in un’intervista alla radio spagnola COPE, definendolo “un uomo con molta esperienza” che “mi ha salvato la vita”.
“Ora posso mangiare di tutto, cosa che prima non potevo fare a causa dei diverticoli. Posso mangiare di tutto. Sto ancora prendendo la medicina post-operatoria, perché il cervello deve registrare che mancano 33 centimetri di intestino”, scherzò il Papa nell’intervista.
Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.