Skip to content

Oggi è il Mercoledì dell’Ottava di Pasqua: “Resta con noi, perché il giorno è quasi finito”

Mercoledì dell'Ottava di Pasqua, il 23 aprile | ewtn.it
Mercoledì dell'Ottava di Pasqua, il 23 aprile | ewtn.it

Cristo risorto, resta con noi! Alleluia!

Durante i giorni dell’Ottava di Pasqua, la Chiesa si impegna a mantenere vivo lo spirito festoso della Domenica di Risurrezione e invita i fedeli a esclamare con profonda gioia, ancora e ancora: Alleluia! Cristo è risorto!

La Liturgia della Parola ci introduce nei fatti straordinari accaduti dopo la risurrezione del Signore, senza la quale “vana sarebbe la nostra fede” (cfr. 1 Corinzi 15,14). Gesù continua ad apparire ai suoi discepoli, confermandoli nella fede e preparandoli alla missione che dovranno compiere.

Quei discepoli, che nel momento della prova erano stati facili prede della paura, ora appaiono con uno spirito rinnovato, pieni di fiducia e forza interiore, testimoniando la grandezza del Maestro che seguono. Per questo, la prima lettura di ogni giorno dell’Ottava è tratta dagli Atti degli Apostoli.

Mercoledì dell’Ottava di Pasqua

Oggi, mercoledì 23 aprile, celebriamo il quarto giorno dell’Ottava di Pasqua. La lettura del Vangelo è tratta dal racconto di San Luca (Lc 24, 13-35), che narra ciò che avvenne lungo la strada per Emmaus.

Due discepoli di Cristo erano in cammino verso un villaggio chiamato Emmaus, non lontano da Gerusalemme. Mentre camminavano, discutevano sugli eventi recenti. In mezzo a quella conversazione, Gesù si avvicinò e chiese loro: “Di che cosa state parlando lungo il cammino, così tristi?”. Ma essi non lo riconobbero e, sorpresi dalla domanda (poiché tutta Gerusalemme era sconvolta), lo rimproverarono per non essere al corrente di quanto accaduto. Il Signore insistette allora perché gli raccontassero. E così gli narrarono come i sommi sacerdoti e le autorità del popolo avevano consegnato Gesù di Nazaret per essere crocifisso. La loro delusione era grande: speravano che fosse Lui, “un profeta potente in opere e parole”, il liberatore di Israele. Erano passati tre giorni dalla morte del Maestro e, poiché non era successo nulla, tutto sembrava perduto, desolato, un fallimento. Nemmeno la testimonianza delle donne, che affermavano che Gesù fosse risorto, sembrava credibile ai loro occhi.

A quel punto, il Signore non tardò a intervenire: “Stolti e lenti di cuore nel credere a tutto ciò che i profeti hanno detto!”. E cominciò a spiegare loro le Scritture che parlavano di Lui, come il Messia dovesse soffrire e morire, ma infine risorgere. Qualcosa doveva essere cambiato nel cuore di quei discepoli, tanto che lo invitarono a restare con loro: “Resta con noi, perché si fa sera”. Arrivata l’ora della cena, si sedettero a tavola; Gesù prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. In quel momento i discepoli lo riconobbero, ma Egli scomparve. Solo allora si aprirono i loro occhi: “Non ardeva forse il nostro cuore mentre ci parlava lungo il cammino e ci spiegava le Scritture?”.

In questo quarto giorno dell’Ottava, facciamoci eco – con le nostre parole e azioni – dell’invito di Papa San Giovanni Paolo II, pronunciato più di quarant’anni fa:
«Ciascuno inviti Cristo, come quei discepoli che camminavano con Lui lungo la strada, senza sapere con chi stavano camminando: “Resta con noi, perché si fa sera” (Lc 24,29). Che Gesù rimanga, prenda il pane, pronunci la benedizione, lo spezzi e lo distribuisca. E che allora si aprano gli occhi di ciascuno, quando lo riconoscerà “nello spezzare il pane” (Lc 24,35)».

Vangelo secondo San Luca (Lc 24, 13-35)

Lo stesso giorno della risurrezione, due discepoli erano in cammino verso un villaggio chiamato Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro su tutto ciò che era accaduto.

Mentre discutevano e si scambiavano opinioni, Gesù in persona si avvicinò e cominciò a camminare con loro; ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Egli domandò: “Di che cosa parlate lungo il cammino, così tristi?”.

Uno di loro, di nome Cleopa, gli rispose: “Solo tu sei forestiero a Gerusalemme e non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?”. Egli domandò: “Che cosa?”. Gli risposero: “Ciò che riguarda Gesù di Nazaret, che fu profeta potente in opere e parole davanti a Dio e a tutto il popolo. I sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti: si sono recate al sepolcro di buon mattino e, non avendo trovato il corpo, sono tornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto”.

Allora Gesù disse loro: “Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, Egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi lo trattennero, dicendo: “Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ardeva forse il nostro cuore mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”.

E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!”. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.

Ricevi le notizie più importanti da EWTN Italia via WhatsApp. È diventato sempre più difficile vedere le notizie cattoliche sui social media. Iscrivetevi oggi stesso al nostro canale gratuito:

Condividi

Desiderate le ultime novità su chiesa e cultura?

Iscriviti alla nostra Newsletter e ricevi le notizie più importanti via mail


Altre notizie correlate a questo articolo

Quali alternative hanno i cattolici ad Halloween?

Alberto Castaldini, dottore in filosofia e portavoce dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE), ha messo in guardia sui pericoli

Zelensky Incontra Papa Francesco in Vaticano: discussioni sulla pace in Ucraina

Il presidente ucraino ha anche avuto un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato

Il Giubileo delle Persone con Disabilità

Il Giubileo delle Persone con Disabilità, in programma il 28 e 29 aprile, rappresenta un momento significativo all’interno

Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Belgio e Lussemburgo: un’ondata di speranza e benedizioni

Meta descrizione: Scopri il Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Lussemburgo e Belgio. Un evento di speranza, benedizioni e incontri significativi che ha unito migliaia di fedeli, dimostrando la vitalità della Chiesa anche in un'epoca di secolarizzazione.

Papa Francesco: “La vocazione è il progetto di Dio sulla nostra vita, ciò che Dio vede in noi”

Udienza al Collegio Sacerdotale Argentino di Roma Papa Francesco riceve in Udienza la Comunità del Collegio Sacerdotale Argentino di
Il Cardinale Re, Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro, il 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

Papa Francesco sulla Pasqua: non si può celebrare senza affrontare “le ombre della morte” nel mondo – FOTO

Papa Francesco ha affermato che la Pasqua del Signore non è un evento “spettacolare” con cui “Dio si

IN DIRETTA
DAL VATICANO

Siate presenti in
diretta su EWTN.it