Papa Francesco ha ricevuto per alcuni minuti, in un’udienza privata – dunque senza telecamere né giornalisti – il Vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, presso la Casa Santa Marta, sua residenza in Vaticano.
Secondo quanto riferito dalla Sala Stampa della Santa Sede, il breve incontro ha avuto luogo “poco dopo le 11:30” e ha avuto come scopo principale lo scambio di “auguri per la celebrazione della Pasqua” tra i due rappresentanti.
Durante quella riunione in Vaticano, sono state affrontate le “difficili situazioni umanitarie” nel mondo, “con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati e ai detenuti”, ribadendo al contempo l’impegno per la tutela della “libertà religiosa”.
Nel corso della visita ufficiale di Vance in Vaticano – alla quale, oltre al Cardinale Parolin, ha preso parte anche il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Mons. Paul Richard Gallagher – “vi è stato uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale”, come si legge in un comunicato della Sala Stampa vaticana.
In particolare, durante la conversazione è stata rivolta attenzione ai Paesi colpiti da conflitti armati, “tensioni politiche e crisi umanitarie”. Sono stati inoltre trattati, parallelamente, altri temi di interesse comune, tra cui la condizione di “migranti, rifugiati e detenuti”.
Il vicepresidente statunitense, convertitosi al cattolicesimo nel 2019, ha partecipato il Venerdì Santo alla celebrazione della Passione del Signore nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, il Cardinale Claudio Gugerotti. Il rappresentante americano era seduto in prima fila davanti all’altare, dove si è svolta la Liturgia della Parola, accompagnato dalla moglie Usha e dai loro tre figli.
Dopo la visita ufficiale in Italia, Vance proseguirà il suo viaggio in India.
Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova su aciprensa.com