Ogni anno, durante la Quaresima e il Venerdì Santo, i cristiani meditano sul cammino della Croce di Gesù. In questo contesto di profonda spiritualità si inserisce il mistero delle stimmate, un fenomeno affascinante e controverso che attraversa i secoli e tocca figure centrali della fede cattolica, da San Francesco a Padre Pio.
La croce, segno di riconoscimento del cristiano
Padre John Wauck, professore alla Pontificia Università della Santa Croce, sottolinea come la croce sia stata sin dall’inizio il segno distintivo del cristiano:
“La forma più comune di auto-identificazione come cristiani è il segno della croce, con il quale, in un certo senso, imprimiamo la croce sul nostro corpo come segno di identificazione con Cristo e con la sua sofferenza sulla croce.”
Le stimmate: segni della crocifissione
Nel corso dei secoli, alcuni cristiani hanno manifestato sul corpo i segni della Passione di Cristo: ferite inspiegabili a mani, piedi e fianco, simili a quelle ricevute da Gesù. Questi segni, noti come stimmate, trovano la loro prima documentazione nel caso straordinario di San Francesco d’Assisi, durante un ritiro di preghiera a La Verna, in Toscana.
L’esperienza mistica di San Francesco
Bret Thoman, autore e fondatore di St. Francis Pilgrimages, racconta:
“Nel 1224 San Francesco si recò a La Verna per prepararsi alla festa di San Michele. Pregò di poter sentire sul proprio corpo i dolori fisici di Cristo. Durante una visione estatica, vide un Serafino con un uomo crocifisso tra le ali. Subito sentì dolore a mani, piedi e fianco: erano le stimmate.”
Quel momento mistico e doloroso rappresenta per molti un segno tangibile dell’unione profonda tra il santo e Cristo crocifisso.
Il caso di Padre Pio
Uno dei casi più noti e studiati del XX secolo è quello di San Pio da Pietrelcina, le cui stimmate sono state oggetto di approfondite analisi scientifiche. Bret Thoman spiega:
“Fu chiesto a Padre Pio di coprire le ferite per otto giorni. Al termine, le fasciature furono rimosse: le ferite erano ancora aperte, identiche a prima. Né guarivano né peggioravano. Il corpo umano normalmente tende verso la guarigione o l’infezione, ma qui nulla cambiava. Questo andava contro ogni logica naturale: era qualcosa di soprannaturale.”
Un mistero ancora aperto
Nonostante centinaia di casi dichiarati nel corso dei secoli, la Chiesa non ha mai definito ufficialmente la natura delle stimmate. Il fenomeno resta avvolto nel mistero, suscitando stupore e interrogativi sia tra i credenti sia tra i non credenti.
Una domanda persiste: perché Dio permetterebbe che alcuni condividano le sofferenze fisiche della Croce? E, soprattutto, perché la comunione con Cristo deve passare attraverso il dolore?
Padre John Wauck offre una riflessione sul senso cristiano della sofferenza:
“La gioia della Pasqua è una conseguenza naturale di ciò che la precede: il Venerdì Santo. La sofferenza è la condizione per arrivare alla gloria della risurrezione. È una trasformazione: ciò che sembra tragico diventa vittoria sulla morte.”
Nel mistero delle stimmate, come nella Croce, si cela dunque un messaggio profondo: la redenzione passa attraverso il dolore, ma conduce alla gloria.