Ogni Venerdì Santo, i cattolici ricordano il cammino percorso da Gesù portando la sua croce verso il monte Calvario, noto come Via Crucis (Via della Croce).
Questa è una modalità concreta con cui i credenti possono accompagnare spiritualmente Cristo nel suo cammino verso la crocifissione.
Come spiega l’Enciclopedia Cattolica (EC), la Via Crucis può anche essere chiamata in altri modi: Stazioni della Croce, Cammino della Croce e Via Dolorosa. In tutte le sue versioni, ripercorre le tappe attraversate da Cristo fino alla sua morte.
Anticamente, il numero delle stazioni variava, ma attualmente il Magistero della Chiesa Cattolica ne prescrive 14. Nella Città Eterna, la Via Crucis si svolge presso il Colosseo romano ed è normalmente presieduta dal Santo Padre.
Le stazioni sono:
- Gesù è condannato a morte
- Gesù è caricato della croce
- Gesù cade per la prima volta
- Gesù incontra sua Madre
- Simone di Cirene è costretto a portare la croce
- La Veronica asciuga il volto di Gesù
- Gesù cade per la seconda volta
- Gesù incontra le donne di Gerusalemme
- Gesù cade per la terza volta
- Gesù è spogliato delle vesti
- Gesù è inchiodato sulla croce
- Gesù muore sulla croce
- Il corpo di Gesù è deposto dalla croce
- Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro
L’EC spiega che lo scopo della Via Crucis è “aiutare i fedeli a compiere nello spirito, per così dire, un pellegrinaggio attraverso le principali scene delle sofferenze e della morte di Cristo, ed è diventata una delle devozioni cattoliche più popolari”.
La Via Crucis si pratica “passando da una stazione all’altra, recitando determinate preghiere ad ognuna e meditando devotamente sui diversi eventi”.
L’Enciclopedia precisa che la Via Crucis ha origine in Terra Santa, precisamente nella Via Dolorosa di Gerusalemme, la quale “fu segnata con riverenza fin dai tempi antichi ed è stata meta di devoti pellegrini fin dall’epoca di Costantino”.
“La tradizione afferma che la Santissima Vergine era solita visitare quotidianamente i luoghi della Passione di Cristo, e San Girolamo parla della moltitudine di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo che visitavano i luoghi santi ai suoi tempi”, sottolinea l’Enciclopedia Cattolica.
Il primo uso del termine “stazioni” si trova nella narrazione del pellegrino inglese William Wey, che visitò la Terra Santa nel 1458 e nel 1462, e “descrive il modo in cui era consuetudine allora seguire le orme di Cristo nel suo doloroso cammino”.
L’EC sottolinea che non esiste devozione come la Via Crucis “che ci permetta più letteralmente di obbedire al comandamento di Cristo di prendere la nostra croce e seguirlo”.
La partecipazione alla Via Crucis nel Venerdì Santo permette a un fedele cattolico di ottenere l’indulgenza plenaria, ovvero il perdono dei peccati e la remissione totale della pena. In altre parole, “riporta” l’anima allo stato di purezza come se avesse appena ricevuto il Battesimo.
L’indulgenza può essere ottenuta per sé stessi o per un defunto. Non si può ottenere un’indulgenza plenaria per una persona ancora in vita.
Se la persona defunta per la quale si ottiene l’indulgenza si trova in Purgatorio, essa le permette di entrare immediatamente in Paradiso.
Più informazioni:
- Venerdì Santo
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.