Mentre in Francia il Santuario di Lourdes ha deciso di coprire i mosaici dell’artista sloveno Marko Ivan Rupnik, accusato di abusi sessuali e psicologici, uno dei luoghi mariani più visitati al mondo, il Santuario di Fatima, ha scelto un approccio diverso: non rimuoverà le sue opere, ma ne sospenderà ogni utilizzo promozionale.
A confermarlo è stato il dipartimento di comunicazione del santuario portoghese in una dichiarazione inviata questa settimana a 7Margens. «Non consideriamo il ritiro dell’opera. Tuttavia, da quando siamo venuti a conoscenza delle accuse contro il Padre Rupnik, abbiamo sospeso l’uso dell’immagine, dell’opera completa e dei dettagli nei nostri materiali promozionali», si legge nella nota.
Una decisione delicata per un’opera monumentale
Il mosaico in questione ricopre la parete posteriore della Basilica della Santissima Trinità, il luogo di culto più moderno e capiente del santuario. L’opera, alta circa 10 metri e larga quasi 50, è stata installata nel 2007 ed è firmata da Rupnik insieme ai suoi collaboratori del Centro Aletti. Raffigura il Cristo Agnello pasquale, affiancato da santi e angeli, in uno stile immediatamente riconoscibile.
Ogni anno il Santuario di Nostra Signora di Fatima accoglie oltre sei milioni di pellegrini, rendendolo uno dei poli mariani più importanti della cristianità. Le apparizioni della Vergine a tre pastorelli nel 1917 hanno reso Fatima un luogo simbolo della fede cattolica, della conversione e della preghiera per la pace.
Solidarietà alle vittime e un dibattito globale
Il Santuario ha voluto anche esprimere una posizione netta sulle accuse: «Ripudiamo categoricamente gli atti commessi dal Padre Rupnik», dichiarano, «e abbiamo già espresso la nostra solidarietà alle vittime».
Rupnik, ex gesuita sloveno, è stato espulso dalla Compagnia di Gesù nel giugno 2023 per disobbedienza, dopo che sono emerse pubblicamente decine di denunce per abusi su donne affidate alla sua guida spirituale tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Il Vaticano ha avviato un’indagine canonica tuttora in corso.
Le sue opere si trovano oggi in oltre 230 luoghi di culto nel mondo, tra cui la cappella Redemptoris Mater in Vaticano. Le reazioni alla presenza delle sue opere sono state diverse: in Francia, il vescovo di Lourdes ha annunciato la copertura dei mosaici di Rupnik sulle porte della Basilica di Nostra Signora del Rosario. Negli Stati Uniti, anche i Cavalieri di Colombo hanno deciso di coprire i mosaici presenti nelle cappelle del Santuario di San Giovanni Paolo II a Washington D.C. e nella loro sede centrale in Connecticut.
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.