Papa Francesco ĆØ tornato a casa, in Vaticano, domenica 23 marzo. Dopo il ricovero presso il Policlinico Gemelli, i medici gli hanno prescritto un periodo di riposo di due mesi presso Casa Santa Marta. E mentre il Santo Padre prosegue la sua convalescenza, unāondata di affetto e vicinanza si riversa su di lui: lettere scritte a mano da ogni parte del mondo stanno raggiungendo il Vaticano.
A raccontarlo ĆØ Antonello Chidichimo, responsabile di Poste Italiane, che sottolinea come il flusso epistolare sia aumentato sensibilmente fin dai primi giorni del ricovero del Pontefice:
āNegli ultimi tempi, da quando il nostro Santo Padre ĆØ ricoverato al Gemelli, stiamo registrando un incremento di volume di corrispondenza sia dal territorio nazionale sia proveniente dall’estero. Fino a un massimo giornaliero di centocinquanta chili.ā
Un dato sorprendente, che testimonia la profonda connessione spirituale tra i fedeli e il Papa. Ma ciò che colpisce di più è la natura dei mittenti e dei messaggi.
āUna delle cose che abbiamo notato smistando questa corrispondenza ĆØ che molte lettere vengono scritte da bambini,ā racconta ancora Chidichimo. āQuindi, con un po’ di stupore, immaginiamo che generalmente un giovane, un bimbo, utilizzi dei mezzi più tecnologici, più avanzati. E invece, il ritornare indietro all’utilizzo della carta ha sempre un bel effetto.ā
In unāepoca in cui la comunicazione digitale ha quasi soppiantato quella scritta, il gesto di prendere carta e penna assume un valore ancora più simbolico. Un atto dāamore, di prossimitĆ , di tenerezza.
āIn questo momento abbiamo registrato questo incremento di volumi in modo particolare indirizzati a Papa Francesco. Sicuramente per augurargli una pronta guarigione,ā prosegue Chidichimo.
āCon questo aumento di volumi e di corrispondenza indirizzata al Papa, tutti gli operatori provano un grande orgoglio e passione.ā
LāUfficio Postale Centrale di Roma Fiumicino ha assunto un ruolo chiave in questo processo, reindirizzando lāintera corrispondenza direttamente alla CittĆ del Vaticano. Anche gli uffici postali di tutta Roma stanno facendo la loro parte per garantire che questo semplice ma potente gesto dāamore non si interrompa.
Mentre Papa Francesco continua la sua convalescenza tra preghiera e riposo, il flusso di lettere diventa segno tangibile di una Chiesa viva, capace di unirsi in preghiera e sostegno attorno al suo Pastore.
Un gesto di fede che, nella sua semplicità , sa parlare più forte di mille parole.






