Papa Francesco, 88 anni, continua il periodo di convalescenza per riprendersi completamente dall’infezione che ha colpito entrambi i polmoni. Secondo quanto riferito dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Pontefice prosegue la terapia farmacologica prescritta e si sottopone a esercizi di fisioterapia sia motoria che respiratoria.
“Negli ultimi giorni ha mostrato segni di miglioramento,” ha precisato il Vaticano, ma “non è ancora in grado di respirare autonomamente.” Durante la notte, mentre dorme, Papa Francesco necessita ancora di un dispositivo respiratorio che fornisce un alto flusso di ossigeno.
Gli esami del sangue più recenti “mantengono i valori entro la norma”, e la fisioterapia sta contribuendo anche a migliorare l’uso della voce.
Durante queste giornate, il Papa alterna momenti di lavoro a periodi di riposo, come consigliato dai medici. Tuttavia, la data stimata per un eventuale ritorno alla piena attività pubblica non sarà prima della fine di maggio.
Nessuna visita e massima cautela
Da quando è rientrato in Vaticano, Papa Francesco non ha ricevuto visite. Una delle principali indicazioni mediche è infatti quella di evitare contatti con gruppi numerosi o con famiglie con bambini piccoli, potenziali portatori di virus o batteri che potrebbero aggravare nuovamente la sua salute.
Questa mattina, il Pontefice ha seguito da remoto, tramite videoconferenza, le meditazioni di Quaresima tenute da padre Roberto Pasolini, cappuccino e predicatore della Casa Pontificia, rivolte a cardinali e vescovi della Curia romana, nell’Aula Paolo VI.
Il Vaticano ha inoltre informato che il testo dell’Angelus di domenica sarà redatto direttamente dal Papa e diffuso successivamente, senza però confermare se sarà presente in pubblico o meno.
Settimana Santa: presenza ancora incerta
Al momento, non è chiaro se Papa Francesco sarà in grado di presiedere le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa, incluso il Triduo pasquale. Tutto dipenderà da come evolverà il suo stato di salute nei prossimi giorni.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, ha dichiarato giovedì che potrebbero essere necessarie soluzioni alternative per garantire la guida della Chiesa in caso di una prolungata impossibilità del Papa a svolgere il suo ministero come prima.
Durante un evento svoltosi il 27 marzo a Sacrofano, vicino Roma, il Cardinale Parolin ha affermato:
«Stiamo pregando per il Papa, stiamo pregando per la sua piena ripresa, per il suo ristabilimento, perché possa tornare a svolgere la sua attività, a governare la Chiesa. Forse non come prima – ha rilevato -, bisognerà trovare maniere diverse, ma che comunque sia in grado di farlo».
Ha poi aggiunto:
«Non vede nessuno. Per quella che è mia conoscenza, in questo momento, non ha udienze, non riceve e altre notizie io non ho. Comunque penso che l’importante è appunto che trovi il tempo per riprendersi un po’ alla volta, e questa è l’unica condizione: quella di stare tranquillo e di non svolgere nessuna attività, soprattutto pubblica»
Alla domanda su chi presiederà le liturgie della Settimana Santa, il Cardinale ha spiegato:
«Per il programma si vedrà. Si vedrà se il Papa è in grado, appunto, di presiedere le celebrazioni, oppure se delegherà qualche cardinale a farlo a suo nome».
Va ricordato che non sarebbe la prima volta che un Papa non presiede le celebrazioni pasquali: nel 2005, San Giovanni Paolo II partecipò solo al Regina Coeli del giorno di Pasqua, senza poter parlare, a causa delle sue gravi condizioni di salute.
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.