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Le stazioni quaresimali romane, la basilica dei santi medici al Foro

Abside e altare della Basilica | | Wikimedia commons

La chiesa dei Santi Cosma e Damiano

Si arriva oggi sulla Via Sacra della antica Roma, quella che portava al Campidoglio e che veniva percorsa dagli ospiti di riguardo. In questo giovedì San Gregorio Magno indicava la “mezza quaresima” e invitava i fedeli a venerare i due santi martiri e medici bizantini che gratuitamente curavano i poveri, Cosma e Damiano. 

Felice IV che regnò tra il 526 e il 530 volle dedicare ai due santi fratelli il tempio sacro di Roma usando un vestibolo dall’aula del “Forum pacis” di Vespasiano.

Prima della basilica si ammirano anche gli affreschi Francesco Allegrini. Nell’abside la scena riporta Cosma e Damiano, Pietro e Paolo, Felice IV e San Teodoro che circondano il Cristo.

Il catino dell’abside fu decorato intorno al 530 a mosaico con una scena rappresentante l’accoglienza nei Cieli dei due santi titolari della chiesa. Nel tamburo sottostante sono rappresentati gli apostoli sotto forma di pecore.

Fu Urbano VIII Barberini  a metà del 1600 a far alzare fino a sei metri il pavimento salvando il tempio dall’umidità.

La Basilica dei Santi Cosma e Damiano dal 1512 la cura pastorale è affidata ad un ramo particolare della famiglia francescana,

Il movimento del Terzo Ordine Francescano (TOF) inizia alla scuola di Francesco nell’autunno del 1211 e si amplia nella primavera del 1212, continuando il suo prodigioso sviluppo, in spazio e numero, nei decenni successivi.

Il Serafico Padre propone ai  Terziari tre documenti molto preziosi: la «Prima Lettera ai fedeli penitenti» (1215), la «Seconda Lettera ai fedeli penitenti» (1221) e il «Memoriale propositi» (regola del 1221). Questo documento rappresenta una vera approvazione.

Di seguito si sviluppa anche un fenomeno particolare, alcuni Terziari, uomini e donne, manifestano il desiderio di un impegno maggiore verso la perfezione cristiana e cominciano a vivere in comunità, professando gradualmente i consigli evangelici.

La spiritualità tradizionale dei Terziari Regolari di San Francesco deriva dal movimento penitenziale francescano con l impegno di conversione costante al Dio vivente nel senso biblico e opere di misericordia, da esercitare secondo i luoghi e i tempi. Per tale motivo, nei documenti storici e giuridici, vicino al nome dell’Ordine è costantemente aggiunta la specificazione “de poenitentia”.

Questo articolo è stato pubblicato su ACI Stampa e ripreso dal team di EWTN Italia

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Angela Ambrogetti

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