Ogni anno, il sabato della prima settimana di Quaresima, si celebra nella Basilica di San Pietro uno dei riti più suggestivi del calendario liturgico romano: l’esposizione della Sacra Lancia di San Longino, la reliquia che, secondo la tradizione cristiana, trafisse il costato di Cristo sulla Croce.
Questo momento liturgico unico si inserisce nel cammino delle Chiese Stazionali di Roma, un’antica tradizione quaresimale che accompagna i fedeli verso la Pasqua, mettendo al centro la testimonianza dei martiri cristiani.
Un cammino quaresimale nel cuore di Roma
“Già dal titolo capiamo che il focus è onorare, studiare i martiri ed ecco la ragione per cui, nel periodo delle quaresime — significativamente per Roma, fondata sui martiri — vediamo che un percorso quaresimale di 40 giorni che ci porta alla Pasqua è proprio un cammino da chiesa a chiesa, e ogni volta incontrando, polarizzando l’attenzione sui martiri.”
— Luigi Sartor, Pontificia Accademia “Cultorum Martyrum Romanum”
La Trasfigurazione e la fede nella Passione
Il Vangelo del giorno è quello della Trasfigurazione di Gesù, un evento che rafforza la fede degli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni prima della Passione.
“San Giovanni Crisostomo ci dice che questa scena fu un rafforzamento della loro fede nella Divinità di Cristo, in modo che potessero attraversare i giorni della Passione con forza e convinzione. E così anche oggi, sentiamo le parole di San Pietro: ‘Signore, è bello per noi essere qui’.”
— Jacob Stein, Crux Stationalis
Una statua, una reliquia, una lancia
I pellegrini che entrano nella Basilica di San Pietro passano sotto lo sguardo possente della statua del San Longino scolpita da Gian Lorenzo Bernini, che raffigura il centurione con la lancia in mano. La stessa lancia che, secondo il Vangelo di Giovanni, trafisse il costato di Cristo già morto in croce.
“Molti pellegrini entrano in San Pietro senza sapere che, all’interno di una piccola cappella nascosta, si trova questa speciale reliquia: la punta della lancia che trafisse il costato di Cristo.”
— Jacob Stein
Una reliquia preziosa e un rito antico
La reliquia, custodita nella basilica dal 1492, è oggetto di una venerazione speciale proprio in questo giorno. La cerimonia si conclude con una benedizione solenne, guidata dai canonici, presso il baldacchino del Longino.
“È un rito tradizionale con spesso l’utilizzo della prima liturgia del Canone Romano e quindi con l’invocazione dei santi martiri più significativi. Alla conclusione, ci si sposta verso il baldacchino del Longino dove i canonici procedono alla benedizione con la reliquia significativa, che è la punta della lancia.”
— Luigi Sartor
La parte principale della lancia, secondo altre fonti storiche, si trova oggi nella Sainte-Chapelle di Parigi.
La benedizione è accompagnata dal Vexilla Regis, un antico e toccante inno liturgico che accompagna il popolo nella meditazione sulla Croce.
“In San Pietro, i fedeli sono guidati a meditare sul momento in cui San Longino trafisse il costato di Cristo.”
— Jacob Stein
Ai piedi della Croce, con San Pietro
Questo rito, profondo e commovente, è un invito alla contemplazione della Passione, un anticipo spirituale del Venerdì Santo.
“Anche noi, come pellegrini in questo giorno, veniamo alla tomba di San Pietro e possiamo dire: ‘San Pietro, tu sei qui, veniamo a visitare questa lancia di San Longino, che ha trafitto il costato di Cristo’. E ci prepariamo già al Triduo Santo. E possiamo dire con San Pietro: ‘È bello per noi essere qui’.”
— Jacob Stein
La Sacra Lancia di San Longino è molto più di una reliquia: è un segno della misericordia di Cristo, del Suo sacrificio e dell’amore che continua a trafiggere i cuori dei fedeli.
Ogni anno, il sabato della prima settimana di Quaresima, si celebra nella Basilica di San Pietro uno dei riti più suggestivi del calendario liturgico romano: l’esposizione della Sacra Lancia di San Longino. Guarda qui 👉🏻 https://t.co/rmVaEM2zYY pic.twitter.com/lYyBvdXf3G
— EWTN Italia 🇮🇹 (@EwtnItalia) March 27, 2025