Il dottor Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento medico-chirurgico del Policlinico Gemelli, ha confermato che Papa Francesco sarà dimesso domenica 23 marzo dopo quasi 40 giorni di ricovero.
“La buona notizia, che tutto il mondo stava aspettando, è che domani il Santo Padre sarà dimesso e tornerà a Casa Santa Marta,” ha dichiarato Alfieri nella seconda conferenza stampa tenutasi dall’inizio del ricovero, avvenuto lo scorso 14 febbraio.
Durante la prima conferenza, il 21 febbraio, Alfieri aveva sottolineato che il Pontefice non era ancora fuori pericolo. Il tono usato oggi, invece, è stato molto più rassicurante, anche se i medici hanno chiarito che Papa Francesco, 88 anni, affetto da una forma cronica di bronchite, non potrà riprendere immediatamente il ritmo intenso di lavoro che seguiva prima del ricovero.
Convalescenza in Vaticano: almeno due mesi di riposo e cautela
Il dottor Luigi Carbone, vicedirettore del Dipartimento di Salute e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, ha affermato che il Papa sta migliorando, ma sarà necessario tempo prima di un pieno ritorno alla normalità.
Durante il periodo di degenza, Papa Francesco ha continuato con una terapia farmacologica, affiancata da esercizi di fisioterapia e riabilitazione motoria che proseguiranno anche in Vaticano.
Secondo Alfieri, il ritorno alla piena attività del Pontefice potrebbe avvenire entro la fine di maggio, ma per ora sono state adattate le stanze a Casa Santa Marta per permettergli una convalescenza sicura.
“Il Papa avrà bisogno di ossigeno, come accade per tutti i pazienti dimessi con una polmonite. Ma speriamo che possa farne presto a meno,” ha spiegato il medico.
Infezione non ancora del tutto sconfitta
La polmonite che ha colpito il Pontefice è stata causata da una infezione polimicrobica (virus, batteri e funghi).
“Alcuni agenti sono stati eliminati, altri si sono ridotti, ma la completa guarigione richiederà ancora mesi,” ha dichiarato Alfieri.
Durante il ricovero, il Papa ha vissuto due episodi critici, in cui la sua vita è stata in pericolo, ma non è mai stato intubato ed è rimasto sempre lucido e cosciente.
Difficoltà nel parlare e nuova diagnosi di diabete
A causa dell’uso prolungato di dispositivi respiratori (maschere e cannule), il Papa ha temporaneamente difficoltà a parlare.
“È difficile prevedere quanto durerà la fase di recupero del linguaggio, ma siamo fiduciosi,” ha detto Alfieri.
Inoltre, durante la degenza è stata diagnosticata una forma di diabete, attualmente sotto controllo.
Benedizione dalla finestra del Gemelli
Questo venerdì, il Vaticano ha annunciato che Papa Francesco si affaccerà domani, domenica, alla finestra del suo appartamento al Gemelli, in quella che sarà la sua prima apparizione pubblica dall’inizio del ricovero, avvenuto quasi 40 giorni fa. Dopo questo momento, sarà dimesso dall’ospedale.
La sua apparizione per salutare i fedeli e impartire la benedizione apostolica sarà un evento molto atteso. Avverrà poco dopo le 12:00, poiché l’Angelus non sarà proclamato verbalmente dal Papa, ma il testo scritto, preparato personalmente da lui in precedenza, verrà distribuito, come già accaduto nelle ultime cinque domeniche in cui è stato ricoverato.
Tradotto e adatta dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.