Mosaico, gesso, legno e pietra: sono questi alcuni dei materiali che i giovani apprendisti imparano a lavorare nella Scuola di Arti e Mestieri all’interno del Vaticano. La Fabbrica di San Pietro, l’ente che si occupa della manutenzione e delle riparazioni della Basilica Vaticana, ha istituito questo corso di formazione gratuito della durata di sei mesi per trasmettere alle nuove generazioni le tecniche di cinque mestieri tradizionali: lavorazione della pietra e del marmo, muratura e intonacatura, carpenteria e mosaico.
Padre Francesco Occhetta, direttore della scuola, sottolinea l’importanza di questa iniziativa per preservare un sapere artigianale che rischiava di perdersi:
“È importante per la Basilica questa scuola, perché recupera una tradizione del 700 e la pone oggi come centrale nella sua vita, per cui questa alleanza tra mani, testa e cuore ha rilanciato nella cultura quello che stava morendo in questi ultimi trent’anni.”
Un Percorso di Apprendimento Unico
Gli studenti del corso hanno l’opportunità di apprendere direttamente dai maestri artigiani della Basilica di San Pietro. Cristina Squatriti, una studentessa italo-americana specializzata nella lavorazione del marmo, racconta la sua esperienza:
“Tutti noi non avevamo praticamente mai toccato un bisturi in vita nostra, quindi abbiamo iniziato imparando a incidere le lettere, e poi abbiamo fatto un’intera settimana di linee rette, che è stata davvero dura mentalmente, ma è stato il modo migliore per far sentire la nostra mano a proprio agio con gli strumenti. E ora stiamo passando all’‘intarsio’, che è il metodo in cui si mette un blocco di marmo dentro un altro, come in tutti i pavimenti della basilica. È un lavoro molto lento, perché è un materiale difficile da lavorare, ma ho imparato molto in questi tre mesi.”
Anche Francesco Bonello, di Malta, che lavora con il padre nel settore del taglio del marmo, ha trovato nella scuola un’opportunità di crescita:
“All’inizio ho lavorato con mio padre da quando avevo 13 anni. Lui è un ‘marmista’. Lavoriamo industrialmente il marmo, ma ho sempre voluto imparare di più. Le tecniche fondamentali di un ‘marmoraro’. Che si differenzia, lavora solo con scalpelli e martelli per realizzare bellissime opere a mano, che per me sono la passione del lavoro.”
Un Laboratorio per il Futuro
Un altro settore della scuola è dedicato all’arte del mosaico. Gli studenti si esercitano nel laboratorio vaticano, dove imparano a replicare immagini classiche e moderne con la meticolosa tecnica della posa delle tessere. Accanto al laboratorio, una lunga stanza custodisce centinaia di colori di tessere di mosaico, accuratamente catalogate in cassetti.
La Scuola di Arti e Mestieri si propone di formare artigiani non solo per la Basilica di San Pietro, ma anche per le chiese storiche di tutto il mondo. Padre Occhetta spiega:
“C’è una dimensione anzitutto spirituale di cui si fonda la scuola, c’è una dimensione comunitaria in cui i nostri ragazzi, accompagnati da un’educatrice e da sue collaboratrici, crescono insieme, e poi c’è una dimensione propriamente legata all’apprendimento: 600 ore di lezione, 200 teoriche e 400 di laboratorio, dove i ragazzi incontrano i più grandi esperti della Basilica e imparano concretamente a tenere la manutenzione del marmo, del legno e del mosaico.”
Infine, il direttore della scuola conclude con una visione sul futuro degli studenti:
“Nell’età della scelta, questi giovani possono avere questa possibilità oppure andare in altre basiliche nel mondo per poter trasmettere quello che è il sapere della Fabbrica di San Pietro, che dura da 500 anni.”
Grazie a questa iniziativa, l’arte sacra e la maestria artigianale del Vaticano continueranno a vivere nelle mani delle nuove generazioni.