L’8 e il 9 marzo, Roma è stata il cuore del Giubileo del Volontariato, un evento che ha riunito circa 25.000 uomini e donne provenienti da tutto il mondo per celebrare il loro impegno nel servizio ai più deboli.
Mentre Papa Francesco continua le cure mediche al Policlinico Gemelli, il cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, ha letto l’omelia del Pontefice durante la celebrazione.
Un momento toccante e di grande significato per tutti coloro che dedicano la propria vita all’aiuto del prossimo, incarnando il messaggio evangelico di carità e solidarietà.
Papa Francesco: “La premura del servizio e la tenerezza della cura”
Il Santo Padre, nel suo messaggio, ha espresso profonda gratitudine per il lavoro silenzioso e instancabile dei volontari, sottolineando il valore della loro missione:
“Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società.”
Un riconoscimento importante per tutti coloro che operano nelle organizzazioni non profit e non governative, offrendo supporto a chi vive situazioni di difficoltà e marginalità.
Inoltre, Papa Francesco ha condiviso un pensiero personale, ricordando come anche durante la sua degenza ospedaliera abbia sperimentato l’importanza del servizio e della cura:
“Anche durante la mia attuale permanenza in ospedale sto sperimentando la premura del servizio e la tenerezza della cura.”
Un messaggio che sottolinea il valore umano e spirituale del volontariato, non solo come aiuto materiale ma anche come presenza affettuosa e attenta.
La Quaresima: un’occasione per un nuovo inizio
Il Pontefice ha poi rivolto un invito speciale ai fedeli, ricordando che il tempo di Quaresima è un’opportunità per un rinnovamento interiore:
“Mentre ci prepariamo a celebrare il Mistero centrale della fede, riconosciamo che l’esito della nostra prova è diverso. Davanti alla tentazione, noi talvolta cadiamo: siamo tutti peccatori. La sconfitta, però, non è definitiva, perché Dio ci solleva da ogni caduta con il suo perdono, infinitamente grande nell’amore.”
Un’esortazione che richiama la misericordia di Dio, sempre pronto a rialzare chi cade, e che incoraggia tutti a vivere il Giubileo come un’occasione di grazia e di rinnovamento spirituale.
Un evento che celebra il cuore pulsante della Chiesa
Il Giubileo dei Volontari non è solo una celebrazione, ma un richiamo alla missione cristiana del servizio. I volontari sono il volto concreto della Chiesa che ascolta, aiuta e ama senza riserve.
Come ha sottolineato il cardinale Czerny:
“Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi.”
Con queste parole, il Vaticano ha voluto rendere omaggio a chi ogni giorno si spende per costruire un mondo più giusto e solidale, nel segno del Vangelo.