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San Pietro, il “cupolone” risplenderà di nuova luce

prove di illuminazione della Cupola di San Pietro | Angela Ambrogetti

I progetti della Fabbrica di San Pietro

La luce si sa migliora la fruibilità di ogni opera d’arte. Anche per questo la Basilica di San Pietro è oggetto di continua revisione della illuminazione sia interne che esterna. Siamo arrivati alla Cupola di Michelangelo dove  nuovi corpi illuminanti, di ultima generazione, garantiranno una luce ancora più intensa e ben distribuita, che contribuirà a valorizzare ulteriormente l’opera progettata da Michelangelo e a creare una suggestiva atmosfera di maggior impatto visivo. La Fabbrica di San Pietro, in questi giorni, sta provvedendo alla revisione dell’illuminazione della cupola michelangiolesca.

Le opere si concentrano principalmente sulla revisione dell’illuminazione del tamburo della grande cupola, che sta subendo prove di funzionalità e test sull’intensità luminosa.

Le operazioni tecniche, che si svolgono anche durante le ore notturne, sono fondamentali al fine di evidenziare la maestosità dell’architettura rinascimentale. Infatti i nuovi corpi illuminanti, di ultima generazione, garantiranno una luce ancora più intensa, calibrata e ben distribuita, che contribuirà a valorizzare ulteriormente la cupola e a creare una suggestiva atmosfera di maggior impatto visivo.

Il progetto rientra in una serie di interventi di manutenzione periodica che la Fabbrica di San Pietro svolge per preservare e valorizzare la Basilica e le sue strutture artistiche. I lavori proseguiranno nelle prossime settimane.

Gli ultimi lavori erano stati fatti per l’interno nel 2019. Ad illuminare la Pietà di Michelangelo, il ciborio barocco e la cattedra del Bernini e il monumento di Clemente XIII di Antonio Canova ci sono 780 apparecchi appositamente progettati che ospitano 100mila Led installati dal colosso tedesco Osram, orchestrati da un sistema di controllo digitale della luce che offre una versatilità alla cosiddetta illuminazione di gala, quella dei grandi appuntamenti liturgici.

Già erano stati rivisti la piazza San Pietro, la Cappella Sistina e le stanze di Raffaello inaugurate a ottobre 2016, ottobre 2014 e giugno 2017.

Un modo anche per risparmiare energia perché si era passati da una potenza di 580 Kw a 60 Kw.

Allora furono messi in evidenza aspetti pressoché sconosciuti delle opere d’arte delle cappelle. Un lavoro che aveva anche migliorato la qualità delle immagini televisive e laddove possibile consentirà riprese ad alta e altissima risoluzione rispettivamente 4K e 8K”.

Questo articolo è stato pubblicato su ACI Stampa e ripreso dal team di EWTN Italia

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Angela Ambrogetti

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