Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti del IV Congresso Latinoamericano “Intelligenza Artificiale e Abusi Sessuali: Una Nuova Sfida per la Prevenzione”, sottolineando l’urgenza di un uso responsabile della tecnologia e avvertendo sui rischi che essa comporta.
Un appello alla responsabilità nell’uso della tecnologia
Nel suo messaggio, firmato il 13 gennaio e condiviso durante l’inaugurazione del congresso, che si tiene dal 25 al 27 febbraio a Lima (Perù), il Pontefice ha riflettuto sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) nella produzione e diffusione di contenuti inappropriati, in particolare quelli che coinvolgono i minori.
“Per un sacerdote anziano, le componenti tecniche di questi temi possono risultare difficili da comprendere ed è complesso rimanere aggiornati su ogni progresso di questo universo parallelo che chiamiamo rete. Tuttavia, la verità, la Verità con la maiuscola, che è Gesù Cristo, sarà sempre attuale e quindi valida per la riflessione su qualsiasi argomento che ci viene presentato come nuovo”, ha affermato Francesco.
L’evento è stato promosso dal Centro di Ricerca e Formazione Interdisciplinare per la Protezione dei Minori (CEPROME) e dalla Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori.
Il pericolo dell’impunità nell’ambiente digitale
Il Papa ha messo in guardia sul senso di impunità che l’uso di internet può generare e su come l’IA rischi di aggravare questo problema.
“Sapete che l’uso di internet crea la sensazione di impunità, come se una grande distanza ci separasse da ciò che accade, mentre lo osserviamo da una finestra lontana”, ha detto il Papa.
Ha poi ricordato che questa attitudine non è nuova, citando esempi biblici come Adamo ed Eva, che tentarono di incolpare altri per i loro errori, o il re Davide, che cercò di nascondere il suo peccato con un altro ancora più grave.
Con l’intelligenza artificiale, ha avvertito il Pontefice, l’impunità raggiunge un nuovo livello, poiché non si tratta solo della diffusione o raccolta di materiale inappropriato, ma della creazione di contenuti sintetici che possono causare danni gravissimi.
“Il fatto che non sia stata la nostra mano a produrre quei materiali potrebbe creare l’illusione che non siamo noi a compiere qualcosa di vergognoso. Ma non è vero: la macchina segue i nostri comandi, esegue, non prende decisioni”, ha spiegato Francesco.
La necessità di stabilire limiti e regolamenti
Il Papa ha sottolineato che l’uso irresponsabile di queste tecnologie non danneggia solo le vittime dirette, ma l’intera società.
Ha evidenziato come la proliferazione di contenuti inappropriati “contamini l’ambiente”, rendendo più difficile per le autorità distinguere tra materiale reale e artificiale e incoraggiando altri a riprodurre comportamenti dannosi.
Per questo motivo, ha invitato a stabilire “limiti e regole chiare” per lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale, al fine di prevenire il suo impiego in modi nocivi o criminali.
“L’uso di queste tecnologie può causare danni (…). Di questi danni devono rispondere, nell’ambito della loro responsabilità, sia chi utilizza tali strumenti, sia chi li ha progettati affinché fossero sicuri”, ha dichiarato il Papa.
Un messaggio di speranza e preghiera
Infine, Papa Francesco ha incoraggiato i partecipanti al congresso a continuare a lavorare per la protezione dei minori e l’eliminazione degli abusi.
Ha assicurato la sua vicinanza nella preghiera e ha chiesto a Dio di benedire i frutti di questa iniziativa.
“Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, ha concluso Papa Francesco.
Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.