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Papa Francesco approva la canonizzazione di Bartolo Longo e la beatificazione di Salvo D’Aquisto

Il futuro San Bartolo Longo (a sinistra) e il futuro Beato Salvo D'Aquisto (a destra).
Il futuro San Bartolo Longo (a sinistra) e il futuro Beato Salvo D'Aquisto (a destra) | Vatican Media e raiplay

Anche se il suo stato di salute resta critico, Papa Francesco continua a lavorare dall’Ospedale Gemelli. Nel pomeriggio di lunedì, dopo il bollettino medico che parlava di un “lieve miglioramento”, il Pontefice ha ricevuto in ospedale il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, e Mons. Edgar Peña Parra, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

La ragione di questa udienza è stata resa nota questo martedì: il Santo Padre ha autorizzato i decreti riguardanti cinque Servi di Dio e ha approvato la canonizzazione del Beato Bartolo Longo e del venezuelano José Gregorio Hernández.

Dopo questa inaspettata visita in ospedale – la seconda che il Papa riceve dopo l’incontro privato con Giorgia Meloni – questi due beati sono ormai in cammino verso gli altari. Il Pontefice ha inoltre deciso di convocare un Concistoro che si occuperà delle due canonizzazioni, sebbene la data esatta non sia stata ancora specificata.

Beato Bartolo Longo, da spiritista ad Apostolo del Rosario

Il Beato Bartolo Longo fu un laico e avvocato italiano, fondatore del Santuario della Vergine del Rosario di Pompei (Italia). Fervente catechista e uomo dedito all’assistenza dei più bisognosi, è riconosciuto come uno dei più grandi diffusori della devozione al Santo Rosario nel XX secolo.

Durante la giovinezza, Bartolo si avvicinò all’ateismo militante e allo spiritismo, influenzato dalle mode anticristiane del suo tempo. Tuttavia, in seguito si lasciò toccare da Dio e tornò definitivamente alla fede cristiana.

Nel suo cammino di conversione, la Vergine Maria ebbe un ruolo decisivo, tanto che divenne il centro della sua vita. Non a caso, Papa San Giovanni Paolo II lo chiamò “l’uomo della Vergine”.

Beato José Gregorio Hernández, il “medico dei poveri”

Il Beato venezuelano, conosciuto come il “medico dei poveri”, dedicava il suo tempo a servire i più bisognosi. Morì investito il 29 giugno 1919 mentre attraversava la strada per comprare medicine per un’anziana.

Nel settembre del 2023, Papa Francesco gli ha dedicato una catechesi durante l’Udienza Generale, affermando che “la carità è stata la stella polare che ha orientato” la sua esistenza. Lo ha inoltre descritto come una persona “buona e luminosa, dal carattere gioioso” e dotata di una “forte intelligenza”.

Nato il 26 ottobre 1864 nel piccolo villaggio di Isnotú, nello stato di Trujillo (Venezuela), per Papa Francesco è un santo che “ha preferito la ricchezza del Vangelo a quella del denaro, spendendo la sua vita per soccorrere i bisognosi”.

Il Pontefice ha anche sottolineato l’entusiasmo e lo zelo apostolico del Beato José Gregorio Hernández, che derivavano dalla grazia e dall’intimità con Dio.

Fu beatificato il 30 aprile 2021 nella chiesa del Collegio La Salle di Caracas (Venezuela), in una Messa presieduta dal Nunzio Apostolico in Venezuela, Mons. Aldo Giordano.

Il Papa approva l’“offerta della vita” di due Servi di Dio

Inoltre, Papa Francesco ha riconosciuto l’offerta della vita del Servo di Dio Emilio Giuseppe Kapaun, sacerdote diocesano, nato il 20 aprile 1916 a Pilsen (Kansas, Stati Uniti) e morto il 23 maggio 1951 nel campo di prigionia di Pyoktong (Corea del Nord).

Ha anche confermato l’offerta della vita del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, laico fedele, nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e morto a Palidoro (Italia) il 23 settembre 1943. D’Acquisto si sacrificò per salvare la vita di 22 persone e fu fucilato dai nazisti.

Tre nuovi Venerabili: un sacerdote spagnolo, un sacerdote italiano e una laica polacca

Il Papa ha inoltre autorizzato il riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio Michele Maura Montaner, sacerdote diocesano e fondatore della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico, nato a Palma di Maiorca (Spagna) il 6 settembre 1843 e morto il 19 settembre 1915.

Ha riconosciuto anche le virtù eroiche del Servo di Dio Didaco Bessi, sacerdote diocesano, fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Maria del Rosario, nato il 5 febbraio 1856 a Iolo (Italia) e morto il 25 maggio 1919.

Infine, ha convalidato le virtù eroiche della Serva di Dio Cunegunda Siwiec, laica fedele, nata il 28 maggio 1876 a Stryszawa-Siwcówka (Polonia) e morta il 27 giugno 1955 nella stessa città.

Il riconoscimento delle virtù eroiche dei Servi di Dio implica che, da questo momento, possano essere chiamati Venerabili, avendo vissuto in modo eroico le virtù della fede, della speranza e della carità. Dopo questa decisione del Papa, i nuovi Venerabili attendono ora il riconoscimento di un miracolo per poter procedere alla beatificazione.

Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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