Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza Navona, la chiesa di Santa Maria dell’Anima ha ospitato un evento speciale organizzato dall’Ordine di San Giorgio. Questo antico ordine cavalleresco, legato alla dinastia degli Asburgo-Lorena, ha riunito cavalieri, membri della Curia vaticana e rappresentanti della società romana per una tavola rotonda sul tema “Il potere della speranza”. Un’occasione per riflettere sul ruolo della speranza nella società contemporanea e sul legame tra fede e virtù cavalleresche.
Il significato della speranza nella storia e nel presente
Il dibattito si è aperto con l’intervento di HIRH Georg von Habsburg-Lorraine, ambasciatore d’Ungheria in Francia, che ha ricordato la figura di suo nonno, il Beato Carlo d’Asburgo:
“Mio nonno, il Beato Karl, stava per diventare imperatore d’Austria e re d’Ungheria in uno dei momenti più complicati possibili, nel bel mezzo della Prima Guerra Mondiale. Pregò molto, andava ogni giorno a Messa e traeva la sua forza e la sua speranza dalla preghiera e dal legame quotidiano che aveva con Dio”.
Il tema della speranza è stato ulteriormente sviluppato da Baron Vinzenz von Stimpfl-Abele, procuratore dell’Ordine di San Giorgio:
“Personalmente, credo che l’importanza della speranza sia sottovalutata nel nostro tempo. Molto spesso viene confusa con l’ottimismo. Ma la cosa principale della speranza è che implica una chiamata all’azione. Quindi, penso che sia stato di enorme importanza che il Papa abbia posto questo Anno Santo sotto il motto di ‘Pellegrini della speranza’, perché siamo tutti pellegrini, tutta la nostra vita è un pellegrinaggio. Ma questo pellegrinaggio trae il suo senso dall’avere speranza”.
La dignità dell’essere umano e la forza della preghiera
Tra i partecipanti, anche il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha sottolineato l’importanza della dignità umana:
“Penso che dobbiamo riscoprire la dignità dell’uomo. E questa è una sfida molto grande nelle società di oggi, soprattutto per quanto riguarda l’inizio e la fine della vita umana. Definire questo, fare ciò che è giustizia in questo mondo e avere la forza della preghiera, penso sia la cosa più importante per un cristiano”.
A confermare il legame tra speranza e azione concreta è intervenuto anche HIRH Eduard von Habsburg-Lothringer, ambasciatore ungherese presso la Santa Sede, che ha raccontato del successo internazionale del suo libro “La via degli Asburgo”:
“Ho scritto questo libro e ho iniziato a rilasciare interviste a podcast americani e a youtuber. Ricordo una conversazione con una podcaster che mi disse: ‘Sa signor Ambasciatore, ho letto il capitolo in cui parla della sussidiarietà e mi ha colpito il fatto che lei abbia parlato a me, a me’. E ho pensato: ‘Wow! Quando ero giovane, i valori erano qualcosa che ritenevo noioso. Valori è una parola che non significa nulla. Ma nel mondo in cui viviamo oggi, le persone riscoprono che abbiamo bisogno di queste cose'”.
I valori nella diplomazia e nella politica
Il legame tra valori e politica è stato affrontato anche dall’ambasciatore e consigliere di politica estera del Presidente della Croazia, H. E. Neven Pelicarić, che ha condiviso un principio fondamentale del suo lavoro:
“Mi è stato chiesto personalmente un certo numero di volte: ‘Un diplomatico superiore deve mentire continuamente?’. No, non mento mai. Non si può essere credibili se si mente. Perché si può aggirare la verità: non si può dire nulla, si può cercare di eludere, ma non si può mentire”.
Infine, a chiusura dell’incontro, Eduard von Habsburg-Lothringer ha ribadito un concetto fondamentale:
“L’azione più importante è la preghiera e voglio incoraggiare tutti voi almeno a… Anche solo una piccola preghiera cambia le vostre azioni in modo molto, molto forte”.