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Oggi si commemora Sant’Etelberto di Kent, il primo re cattolico d’Inghilterra

Sant'Etelberto di Kent, il 24 febbraio
Sant'Etelberto di Kent, il 24 febbraio | ewtn.it

San Etelberto (ca. 560 – 616/618) fu re di Kent, uno dei regni dell’Inghilterra anglosassone. È considerato il primo monarca inglese a convertirsi al cristianesimo.

Quando l’Inghilterra era ancora un insieme di regni che condividevano un passato comune di radici anglosassoni, Etelberto governava la regione del Kent, situata nel sud-est dell’Inghilterra dell’Alto Medioevo. Il suo regno si estese dalla fine del VI secolo fino all’inizio del VII secolo.

Etelberto era sposato con Berta, principessa cristiana di origine franca, la cui pietà e le cui amabili virtù contribuirono alla sua conversione. Anche Berta, come Etelberto, sarebbe stata poi riconosciuta come santa. Quando si conobbero, Etelberto ne rimase profondamente affascinato. Tuttavia, la sua conversione non avvenne solo grazie all’influenza della moglie, ma anche per il forte esempio e la vicinanza spirituale di Sant’Agostino di Canterbury (Roma, ca. 534 – Canterbury 604). Agostino, noto come “l’apostolo dell’Inghilterra”, giunse sull’isola accompagnato da un gruppo di monaci, inviati da Papa San Gregorio Magno per evangelizzare i popoli inglesi.

Gli inizi dell’evangelizzazione dell’Inghilterra

I primi missionari inviati dal Papa arrivarono in terra inglese con il consenso di Etelberto, che all’epoca era ancora pagano, ma già guardava con favore i cristiani grazie a Santa Berta. Il gruppo era guidato da Sant’Agostino, monaco benedettino che sarebbe diventato il primo arcivescovo di Canterbury.

I monaci sbarcarono nel villaggio di Thanet, dove furono accolti cordialmente dalla corte reale. In quel primo incontro, Agostino spiegò il motivo della sua presenza, comunicando il desiderio del Papa Gregorio per quelle terre. Il re concesse quindi ad Agostino il permesso di predicare nei suoi domini e affidò ai missionari la cura della chiesa di San Martino, nella città di Canterbury, accanto alla quale i monaci stabilirono la loro residenza.

Numerose conversioni iniziarono a verificarsi tra gli abitanti del Kent, e in breve tempo il re e la sua corte chiesero di ricevere il battesimo. Etelberto fu battezzato nella Solennità di Pentecoste dell’anno 597. Nei mesi successivi, sull’esempio del sovrano, circa diecimila persone si convertirono.

L’Inghilterra cattolica

San Etelberto, riconosciuto dal Papa come re cristiano, continuò a sostenere la diffusione del Vangelo tra i suoi sudditi, autorizzando l’arrivo di altri missionari. Tutti i suoi figli, tranne uno, divennero cristiani. E sebbene Etelberto abbia pregato fino alla fine dei suoi giorni per la conversione di quest’ultimo, egli non si interessò mai alla fede e morì da pagano.

Dal trono, Etelberto mise a disposizione le risorse necessarie per la costruzione di chiese e monasteri. Alcune diocesi del Kent, come quella di Rochester, fiorirono nella santità e divennero centri da cui si irradiò la cristianizzazione di tutta l’Inghilterra. Secondo San Beda il Venerabile, storico e teologo inglese (ca. 672 – 735), il regno di San Etelberto arrivò ad estendersi su tutta l’Inghilterra a sud dell’estuario dell’Humber.

Dopo cinquantasei anni di regno, San Etelberto morì nel 616. Fu sepolto nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove riposano anche le spoglie della sua sposa, la regina Santa Berta.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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