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Analisi: il ricambio generazionale nella Curia romana e nel corpo cardinalizio in arrivo nel 2025

Il Collegio Cardinalizio
Il Collegio Cardinalizio | Shutterstock

Il ritiro, il 25 gennaio, del cardinale Oswald Gracias dalla carica di arcivescovo di Bombay e la fine del “regno” trentennale del cardinale Christoph Schönborn come arcivescovo di Vienna hanno avviato un vasto ricambio generazionale nella Curia Romana e in tutto il mondo.

Questi cambiamenti riguardano i cardinali arcivescovi residenziali, con sette di loro che raggiungeranno i 75 anni nel 2025. Inoltre, nella Curia Romana, otto cardinali a capo di dicasteri supereranno o hanno già superato il limite dei 75 anni nel corso del 2025.

Un caso speciale nella Diocesi di Roma

C’è un caso particolare nella Diocesi di Roma. Il 28 gennaio, Papa Francesco ha nominato monsignor Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma, nuovo vescovo della piccola Diocesi di Jesi. La sua partenza rappresenta un ulteriore passo nella quasi totale riorganizzazione della diocesi.

La Diocesi di Roma

Papa Francesco ha cambiato completamente la leadership della Diocesi di Roma. Il cardinale Baldassare Reina, vicario del Papa per la diocesi, ha attualmente solo tre vescovi ausiliari: Renato Tarantelli Baccari, nominato anche vicegerente della Diocesi di Roma, Benoni Ambarus e Michele Di Tolve.

Baccari è l’unico ausiliare territoriale, responsabile del settore sud di Roma. Ambarus è delegato per la Carità, i Migranti, i Rom e i Sinti, mentre Di Tolve è delegato per i seminari.

Di conseguenza, due dei quattro settori in cui è divisa la Diocesi di Roma sono rimasti vacanti: il settore est — fino ad ora affidato a Ricciardi — e il settore nord, precedentemente guidato da monsignor Daniele Salera. Il settore sud è sotto la guida di Baccari, mentre il settore ovest è affidato al cardinale Reina.

Nell’ultimo anno, Roma ha perso cinque vescovi ausiliari, compreso lo stesso Reina, trasferiti in Italia o in Vaticano per nuovi incarichi.

Oltre a Ricciardi, gli altri ausiliari riassegnati sono: monsignor Riccardo Lamba, nominato arcivescovo di Udine; monsignor Daniele Libanori, nominato assessore del Papa per la vita consacrata; monsignor Dario Gervasi, nominato segretario aggiunto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; e Salera, nominato vescovo di Ivrea.

La riorganizzazione della Diocesi di Roma è iniziata nel 2024 con il trasferimento del cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis, all’incarico meno influente di Penitenziere Maggiore. La Penitenzieria Apostolica è il tribunale più antico della Curia Romana e si occupa principalmente del perdono dei peccati. Nonostante la sua importanza, questo ruolo ha un peso minore rispetto a quello di vicario della Diocesi di Roma, che amministra direttamente la diocesi del Papa nella capitale italiana.

Le ultime successioni cardinalizie

Nel 2025, tre importanti sedi arcivescovili cardinalizie hanno già visto un cambio di guida:

  • L’Arcidiocesi di Washington, che sarà affidata al cardinale Robert McElroy;
  • L’Arcidiocesi di Vienna, attualmente sotto la guida di un amministratore apostolico sede vacante;
  • L’Arcidiocesi di Mumbai (Bombay), ora guidata da John Rodrigues, nominato arcivescovo solo due mesi dopo essere stato designato coadiutore e due giorni dopo aver preso possesso della sua nuova carica.

Il cardinale Gracias, che ha compiuto 80 anni a dicembre, dovrebbe di conseguenza perdere il suo posto nel Consiglio dei Cardinali, anche se al momento non è stata presa alcuna decisione ufficiale. Papa Francesco potrebbe attendere fino alla primavera, quando il cardinale Fernando Vérgez, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, compirà anch’egli 80 anni. A quel punto, il Papa potrebbe riorganizzare il Consiglio dei Cardinali, sostituendo Vérgez, Gracias e il cardinale Sean O’Malley di Boston, anch’egli ottantenne. Anche il cardinale Vincent Nichols di Westminster, in Inghilterra, compirà 80 anni a novembre.

I cardinali residenziali

Nel frattempo, nel 2025 un gruppo di importanti cardinali raggiungerà i 75 anni, età in cui sono tenuti a presentare le loro dimissioni al Santo Padre, che può decidere se e quando accettarle.

Il primo è stato il cardinale Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Città del Messico, che ha compiuto 75 anni il 9 gennaio. Papa Francesco ha scelto di rimandare la sua pensione a tempo indeterminato.

Il 6 febbraio, il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha raggiunto l’età pensionabile, mentre il 28 febbraio toccherà al cardinale Carlos Castillo Mattasoglio.

Nel corso del 2025, altri cardinali presenteranno le loro dimissioni per limiti di età:

  • 23 giugno: cardinale Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro;
  • 9 luglio: cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Giacarta;
  • 1° settembre: cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como;
  • 6 novembre: cardinale Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo di Manaus.

A questi si aggiungono due cardinali già ritirati, che compiranno 75 anni nel 2025: Kazimierz Nycz, arcivescovo emerito di Varsavia, e Philippe Barbarin, arcivescovo emerito di Lione.

La Curia Romana

Oltre al cardinale Fernando Vérgez, diversi capi di dicastero della Curia Romana stanno raggiungendo o hanno già superato i 75 anni e potrebbero essere sostituiti:

  • Cardinale Stanisław Ryłko, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, compirà 80 anni a luglio ed è previsto che venga sostituito dal cardinale Rolandas Makrickas.
  • Cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha 78 anni e dovrebbe rimanere in carica fino agli 80.
  • Cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha 77 anni.
  • Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha anch’egli 77 anni.

Tre alti prelati della Curia raggiungeranno i 75 anni nel 2025:

  • 6 marzo: cardinale Arthur Roche, prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
  • 15 marzo: cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
  • 24 marzo: monsignor Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

Il Collegio Cardinalizio

Nel 2025, 14 cardinali perderanno il diritto di voto in conclave, mentre nel 2024 erano stati 13. Questo comporterà un significativo ricambio generazionale nel Collegio Cardinalizio.

Inoltre, il mandato quinquennale del decano e del vice-decano del Collegio Cardinalizio, cardinali Giovanni Battista Re e Leonardo Sandri, è scaduto a gennaio. Non ci sono precedenti per questa situazione, quindi non è chiaro quando verranno nominati i successori.

Nel prossimo concistoro, il cardinale Dominique Mamberti dovrebbe lasciare il ruolo di protodiacono a Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, che potrebbe a sua volta passarlo al cardinale Farrell nel 2026.

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Andrea Gagliarducci

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