Papa Francesco, che da dieci giorni è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, ha voluto condividere con i fedeli un messaggio di speranza riguardo alla sua guarigione durante l’Angelus di questa domenica.
“Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie”, ha dichiarato il Santo Padre in un messaggio diffuso dall’Ufficio Stampa del Vaticano in occasione della preghiera mariana, anche se non ha potuto presiederla poiché si trova ancora in una situazione medica critica.
Fonti del Vaticano hanno confermato che, dopo la crisi respiratoria prolungata che ha avuto sabato, il Santo Padre continua a necessitare di due piccole cannule inserite nelle narici per somministrargli ossigeno.
Il bollettino medico ufficiale di ieri ha dettagliato che, oltre alla crisi respiratoria, è stata necessaria una trasfusione di sangue per contrastare la caduta delle piastrine legata all’anemia.
Nel suo messaggio inviato per la preghiera mariana, Papa Francesco ha anche sottolineato l’importanza del riposo nel suo processo di recupero: “Anche il riposo fa parte della terapia!”, ha affermato, ringraziando il personale medico per l’attenzione e le cure ricevute.
“Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”, ha dichiarato il Pontifice, ricoverato dal 14 febbraio.
Papa Francesco ha anche fatto riferimento al Giubileo dei Diaconi e, in particolare, alla Messa di questa mattina in Basilica di San Pietro in cui sono stati ordinati 23 nuovi diaconi permanenti. Nella cerimonia solenne, il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Mons. Rino Fisichella, che l’ha celebrata al posto del Papa, ha letto l’omelia preparata precedentemente da lui.
Ai nuovi diaconi, il Pontefice ha rivolto parole di incoraggiamento: “Vi esorto a continuare con gioia il vostro apostolato e – come ci suggerisce il Vangelo di oggi – ad essere segno di un amore che abbraccia tutti, che trasforma il male in bene e genera un mondo fraterno. Non abbiate paura di rischiare l’amore!”.
Nel suo messaggio per l’Angelus ha anche ricordato che lunedì 24 febbraio ricorre il terzo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, definendolo una “una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità!”.
Nel suo appello alla pace, ha chiesto anche preghiere per le vittime dei conflitti in corso in varie parti del mondo, citando in particolare Palestina, Israele, Medio Oriente, Myanmar, Kivu e Sudan.
Infine, Papa Francesco ha ringraziato per i numerosi messaggi di affetto ricevuti in questi giorni, sottolineando in particolare i disegni e le lettere dei bambini, e ha concluso il suo messaggio affidando tutti all’intercessione della Vergine Maria, chiedendo, come spesso fa, di pregare per lui.
“Vi chiedo di pregare per me”, ha concluso.
Sebbene a metà settimana ci fosse stato un lieve miglioramento, nelle ultime ore le sue condizioni di salute sono peggiorate nuovamente. Tuttavia, il direttore dell’Ufficio Stampa del Vaticano, Matteo Bruni, ha informato con un breve comunicato che Francesco ha trascorso la sua nona notte ricoverato in modo “tranquillo” e ha potuto riposare bene.
Per la seconda settimana consecutiva, il Pontefice non ha presieduto la preghiera dell’Angelus questa domenica. È la terza volta che è costretto a cancellare questo incontro con i fedeli dalla finestra del Palazzo Apostolico, la prima nel 2023 dopo un intervento chirurgico intestinale.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.