Papa Francesco è in grado di respirare autonomamente, senza l’ausilio della ventilazione meccanica, nonostante la polmonite bilaterale che interessa entrambi i polmoni, come confermato da fonti vaticane.
Inoltre, il Santo Padre si siede di tanto in tanto sulla poltrona a sua disposizione nella stanza al decimo piano del Policlinico Gemelli, dove è ricoverato dallo scorso venerdì.
Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha riferito che il Pontefice ha trascorso tranquillamente la sua quinta notte in ospedale. Come nei giorni precedenti, dopo essersi svegliato ha fatto colazione e si è dedicato alla lettura di alcuni giornali.
La polmonite di cui soffre il Santo Padre comporta un’infiammazione degli alveoli polmonari, solitamente causata da un agente patogeno che entra attraverso le vie respiratorie e colpisce i polmoni. Si manifesta più frequentemente in forma bilaterale, ossia quando, come nel caso di Papa Francesco, interessa entrambi i polmoni, con un’intensità variabile a seconda della risposta del paziente.
Secondo le informazioni finora diffuse dal Vaticano, l’équipe medica che segue il Pontefice ha modificato la terapia per tre volte, testando diversi antibiotici fino a trovare quello più efficace.
Il nuovo quadro clinico è stato annunciato martedì alle 19:30 (ora locale), quando il Vaticano ha confermato che il Papa soffre di una polmonite bilaterale, diagnosticata attraverso i risultati della TAC di controllo.
Lunedì erano scattati i primi allarmi dopo che era stato comunicato che il Papa affrontava un “quadro complesso” a causa di un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie.
Fonti vaticane hanno inoltre confermato che, con ogni probabilità, il Santo Padre riceverà oggi la visita del Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, appena rientrato da un viaggio a Ouagadougou (Burkina Faso) in occasione del 125º anniversario dell’evangelizzazione del Paese.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.