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Il Giubileo delle Persone con Disabilità

Il Giubileo delle Persone con Disabilità, in programma il 28 e 29 aprile, rappresenta un momento significativo all’interno delle celebrazioni dell’Anno Santo. Questa iniziativa vuole riaffermare l’importanza della diversità nella Chiesa, sottolineando che ogni individuo ha un ruolo fondamentale nella comunità ecclesiale, indipendentemente dalle proprie condizioni.

Papa Francesco, che dal 2022 utilizza una sedia a rotelle a causa di problemi al ginocchio, ha sempre sostenuto l’importanza di includere e valorizzare le persone con disabilità nella vita della Chiesa.

Una Chiesa che accoglie la disabilità come parte della sua identità

Cristina Gangemi, esperta in Teologia della Disabilità, ha evidenziato come il Papa veda la disabilità non come un’eccezione, ma come una realtà ordinaria della Chiesa.

“Papa Francesco vede la disabilità come parte del modo ordinario di essere Chiesa. L’esistenza quotidiana di persone con disabilità nella Chiesa fa parte di ciò che siamo come Chiesa”, ha dichiarato Gangemi.

Le parole del Papa ribaltano un paradigma radicato: le persone con disabilità non devono solo ricevere aiuto, ma sono chiamate a dare il loro contributo attivo nella Chiesa e nella società.

“Papa Francesco ci ha detto che tutte le persone con disabilità hanno l’obbligo di evangelizzare altre persone. Ci sta insegnando che una persona con disabilità non è più una persona da aiutare. È una persona che deve uscire ad aiutare gli altri e ad evangelizzare gli altri”, ha affermato Joe Apicella, operatore pastorale.

L’espressione della fede nelle persone con disabilità

Il Giubileo sarà un’occasione per mettere in luce la profondità spirituale delle persone con disabilità. Gangemi ha sottolineato come la loro fede si manifesti in modi straordinari e autentici, spesso attraverso l’espressione del corpo piuttosto che con le parole.

“Le persone con disabilità vivono, lavorano, si sposano, hanno figli ed esprimono la loro cattolicità o la loro fede cristiana in modo incredibile”, ha aggiunto Gangemi.

In particolare, ha evidenziato che chi ha disabilità intellettive più profonde spesso manifesta la propria fede in modo spontaneo e naturale, mostrando i doni dello Spirito Santo in forme non verbali, ma genuine e profonde.

“Esprimeranno la loro fede in Dio attraverso il linguaggio del corpo prima dell’Eucaristia, manifestando i doni dello Spirito Santo dopo la Cresima in modi che non sono verbali, che non sono stati appresi, ma che sono espressioni naturali del modo in cui la grazia di Dio ha toccato la loro vita”.

L’importanza dell’ascolto nella Chiesa

Il vescovo ausiliare di Southwark, Mons. Paul Hendricks, ha ricordato quanto sia fondamentale ascoltare davvero le persone con disabilità, invece di limitarsi a proporre soluzioni immediate.

“Come sacerdoti, possiamo essere piuttosto inclini a salire su un palco e predicare alle persone. Invece è così importante ascoltarle davvero. Mi sono reso conto molti anni fa che, quando le persone si rivolgono a noi con un problema o una situazione particolare, è così forte la tentazione di intervenire con la soluzione quando in realtà non abbiamo veramente ascoltato quello che ci hanno detto”, ha dichiarato Mons. Hendricks.

Queste parole sottolineano un principio essenziale: la Chiesa deve essere un luogo di ascolto autentico e di accoglienza reale, dove ogni persona possa sentirsi parte della comunità senza sentirsi esclusa o semplicemente destinataria di assistenza.

Un evento speciale con il Santo Padre

Il Giubileo delle Persone con Disabilità prevede momenti di grande valore spirituale, tra cui il passaggio della Porta Santa, momenti di preghiera comunitaria e un incontro speciale con Papa Francesco.

Con questo evento, la Chiesa ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, ha un posto insostituibile nella comunità cristiana. Papa Francesco continua a ricordare che la dignità umana non dipende dalla condizione fisica o mentale, ma dall’amore con cui ogni vita è accolta e vissuta.

In un mondo che spesso esclude chi è considerato “diverso”, il Giubileo delle Persone con Disabilità è un richiamo a riscoprire il valore unico e irrinunciabile di ogni individuo nella Chiesa e nella società.

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