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Incontro degli Ordinariati Militari d’Europa a Roma per il Giubileo della Speranza: “Militari, pellegrini di speranza”

Alcuni Vescovi militari durante l'incontro a Roma del 6-7 febbraio
Alcuni Vescovi militari durante l'incontro a Roma del 6-7 febbraio | Credit: Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE)

Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) ha organizzato a Roma, dal 6 al 7 febbraio, il secondo incontro degli Ordinariati Militari d’Europa, dal titolo “Militari, pellegrini di speranza”, nel contesto del Giubileo delle Forze Armate, della Polizia e dei Corpi di Sicurezza.

Durante l’incontro, i partecipanti hanno condiviso le loro esperienze e discusso temi legati alla situazione geopolitica mondiale, con particolare attenzione ai paesi coinvolti in conflitti armati. Nell’ambito dell’evento, si è svolta una pellegrinaggio alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore con il passaggio attraverso la Porta Santa.


Cos’è l’Ordinariato Militare?

L’Ordinariato Militare, noto anche come Ordinariato Castrense, è una giurisdizione ecclesiastica della Chiesa Cattolica creata per rispondere alle esigenze pastorali e spirituali dei membri delle forze armate e dei corpi di sicurezza, così come delle loro famiglie. Ogni Ordinariato è guidato da un vescovo ordinario, incaricato di fornire assistenza spirituale nel contesto militare.


Accoglienza e messaggio iniziale

L’incontro si è aperto con le parole di Mons. Gintaras Grušas, presidente del CCEE e Ordinario Militare per la Lituania:

“Stiamo vivendo un periodo storico caratterizzato da molte instabilità. Un saluto speciale va ai nostri fratelli ucraini, che si trovano ancora in una situazione di guerra”.

Il presule ha sottolineato il tema dell’Anno Giubilare, “Pellegrini della Speranza”, auspicando che il Giubileo sia un tempo di grazia per tutti i partecipanti e che possano portare la vera speranza alle loro famiglie e nazioni.

Anche Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ha evidenziato il valore dell’incontro, che rafforza la collaborazione tra i vescovi militari al servizio della Chiesa in Europa:

“La pace è il primo segno di speranza, e le forze armate sono agenti di pace, chiamati a proteggere i più deboli e a prestare aiuto in situazioni di emergenza e nei paesi poveri”.


Riflessione sulla speranza cristiana

Nella prima sessione, dedicata al tema “Militari, pellegrini della speranza”, il P. Giulio Michelini, OFM, docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico di Assisi, ha offerto una meditazione intitolata “La speranza contro ogni speranza”, ispirata alla Lettera di San Paolo ai Romani (Rom 4,18).

Il francescano ha riflettuto sulla figura biblica di Abramo, sottolineando che la sua speranza è profondamente legata alla fede:

“La speranza cristiana non è passiva, ma attiva. Abramo non si limita a credere in una promessa: agisce di conseguenza, lascia la sua terra, si mette in cammino, lotta e spera. Allo stesso modo, la speranza che vi è affidata non è un’attesa inerte, ma un impegno concreto. Siete chiamati a portare speranza attraverso le vostre parole, i vostri gesti e la vostra presenza”.


Celebrazione eucaristica e messaggio finale

I vescovi militari hanno concluso la prima giornata con una pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e con la Santa Messa nella Cappella Paolina della Salus Populi Romani, presieduta dal Cardinale Robert Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi.

Nella sua omelia, il Cardinale ha esortato i presenti a essere portatori di speranza in un mondo segnato da guerre, tensioni sociali e crisi:

“Siamo chiamati ad essere portatori e artefici di speranza in un mondo afflitto da guerre, conflitti sociali e varie crisi. La nostra vita e il nostro servizio devono essere un’eco degli appelli di Papa Francesco, affinché la pace nel mondo e l’accoglienza di chi è in difficoltà siano tra i primi segni di speranza di questo Anno Giubilare”.


Il ruolo delle Forze Armate per la pace

La seconda giornata dell’incontro si è aperta con l’intervento del Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa Italiana. Nel suo discorso, ha parlato dell’impegno delle Forze Armate Italiane nel fronteggiare le sfide globali per promuovere la pace e la sicurezza internazionale.

A conclusione dell’evento, i vescovi hanno presentato le attività dei rispettivi Ordinariati Militari e discusso temi di urgente attualità.

Il prossimo Incontro degli Ordinari Militari d’Europa si terrà tra due anni in Ucraina.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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