Papa Francesco invia un messaggio all’Arcivescovo di Palermo Lorefice per l’inizio dell’anno accademico dell’università palermitana
L’università come luogo per l’“incontro e lo scambio fra generazioni”, così inizia Papa Francesco il suo messaggio inviato all’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. Il Messaggio è stato letto nel pomeriggio di ieri da Don Carmelo Torcivia, Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Università e la Cultura, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi del capoluogo siciliano.
E aggiunge che l’università, “nella diversità” è “una grande comunità”, dove gli opposti si incontrano, cosa che “più manca alla convivenza contemporanea, ferita da una polarizzazione sempre più accentuata dei punti di vista”. La parola chiave del Messaggio è il verbo “includere”. Altra parola-chiave, è “comprendere”. Abbonda di verbi, il Messaggio del Papa: “accogliere, sospendere il giudizio, ospitare”: sono tutti tratti dell’universalità cui rinvia l’università.
“C’è speranza dove la giustizia si fa spazio – afferma il Papa – ei giovani possono diventare protagonisti, specialmente attraverso uno studio che non li astrae, ma li immerge nella realtà”. Per Francesco “è importante il contatto con la realtà”. Poi, il ricordo delle figure di Livatino e Don Puglisi, “martiri, insieme a un gran numero di testimoni che hanno illuminato” la Sicilia e il suo capoluogo “con la loro speranza”, come “simbolo dei nuovi inizi” ai quali “contribuire” ciascuno “coi propri talenti”.
Infine, una lode alla lentezza. La stessa lentezza che, ad esempio, serve per leggere, non “più concessa a chi studia e persino a chi insegna”.
Questo articolo è stato tradotto e adattato da ACI Prensa