Domenica 26 gennaio, le strade di Roma si sono riempite di speranza e gioia. Centinaia di adolescenti e bambini si sono riuniti presso la Chiesa Nuova, dedicata a San Filippo Neri, patrono della gioventù e della gioia, con un obiettivo comune: pregare per la pace.

Dalla preghiera silenziosa ai canti gioiosi, le loro voci hanno risuonato in tutta la città mentre marciavano per la pace, dichiarando a gran voce:

“Pace subito! Le uniche bombe che vogliamo sono quelle piene di cioccolato!”

Un Cammino di Fede e Testimonianza

L’evento, organizzato dall’Azione Cattolica di Roma, non è stato solo una manifestazione, ma l’inizio di un percorso di fede per i giovani, che si estenderà lungo tutto l’anno.

Alessio Maurizi, Direttore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana, spiega:

“La Carovana della Pace è un evento che però non si vive solamente in questa giornata, ma in tutte le parrocchie di Roma ci prepariamo da un mese con iniziative di carità e attività per i ragazzi, affinché possiamo diventare testimoni di pace nei nostri ambienti di vita.”

Mentre si intensificano i preparativi per il Giubileo degli adolescenti, molte famiglie hanno deciso di aprire le proprie case per ospitare i pellegrini che giungeranno a Roma per partecipare agli eventi giubilari.

L’Importanza dell’Ascolto e della Testimonianza

Anche Gianluca Maciocco, vice responsabile Giovani dell’Azione Cattolica Roma, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e della coerenza di vita:

“Molto deve partire dall’ascolto dei ragazzi, quindi ascoltarli, essere bravi testimoni della fede e testimoniare con la propria vita ciò che si crede.”

Un Percorso Tra i Luoghi Simbolo di Roma

La Carovana della Pace ha attraversato alcuni dei luoghi più iconici della città, passando per Ponte Sant’Angelo e giungendo fino a Piazza San Pietro. Tuttavia, il viaggio non è stato privo di ostacoli: gli organizzatori hanno voluto che i giovani affrontassero delle difficoltà simboliche lungo il percorso, per ricordare che la pace è una conquista da guadagnare ogni giorno.

Una volta giunti in Piazza San Pietro, la celebrazione è proseguita con un concerto all’aperto sotto la finestra di Papa Francesco, riempiendo il Vaticano di musica, gioia e speranza.

Gli scout presenti hanno lanciato un messaggio chiaro:

“Impegnatevi ogni giorno a mantenere la pace anche con le persone che vi stanno più vicino, in modo che poi si possa spargere in tutto il mondo.”

Mentre la folla intonava “Pace, pace“, il momento più emozionante della giornata è stato quando due bambini si sono affacciati alla finestra del Palazzo Apostolico per consegnare un messaggio di pace direttamente a Papa Francesco.

Uno dei bambini ha detto:

“Questa mattina in piazza, insieme, noi dell’Azione Cattolica dei ragazzi, abbiamo creato forte il nostro desiderio di pace. Quanto sarebbe bello se anche i grandi della terra passassero la Porta Santa mano nella mano? È un sogno, sì, ma ci crediamo tanto.”

Papa Francesco, colpito dalle parole del bambino, ha risposto:

“Adesso lui ha detto una parola molto bella…”

Il ragazzo ha aggiunto con fermezza:

“Così riuscirebbero a far star zitte le armi.”

Papa Francesco ha annuito e ha esclamato:

“Bravo il ragazzo…”

Uno Sguardo al Futuro: Il Giubileo dei Giovani

Ma questo è solo l’inizio. Nei prossimi giorni, il Vaticano ospiterà la prima Conferenza sui Diritti dei Bambini, un evento storico che metterà al centro il futuro delle nuove generazioni.

E durante il Giubileo speciale degli adolescenti, alla fine di aprile, Papa Francesco canonizzerà il Beato Carlo Acutis, il primo “santo millennial”.

Infine, a luglio, Roma sarà nuovamente invasa dai giovani per celebrare il Giubileo dei Giovani.

Un messaggio di speranza

L’evento della Carovana della Pace ha dimostrato che la voce dei giovani può risuonare forte e chiara, e che il desiderio di pace è più vivo che mai.

La pace non è solo un’utopia, ma una responsabilità che appartiene a tutti noi.