Papa Francesco ha incoraggiato le giovani coppie a non avere paura di mettere al mondo dei figli, in occasione della 47ª Giornata per la Vita, che si celebra questa domenica in Italia con il tema “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”.
Nelle sue parole dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro in Vaticano, il Santo Padre si è unito ai vescovi italiani “per esprimere la mia gratitudine alle numerose famiglie che accolgono con gioia il dono della vita e per incoraggiare le giovani coppie a non avere paura di mettere al mondo figli”.
Il Pontefice ha anche salutato il Movimento per la Vita italiano, che celebra il suo 50º anniversario, e ha ricordato che questa domenica è stata annunciata la Manifestazione Nazionale per la Vita, che si terrà il prossimo 10 maggio a Roma.
“Sul tema del valore primario della vita umana, ribadisco il mio no alla guerra, che distrugge tutto, distrugge la vita e porta a disprezzarla. E non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta”, ha affermato Papa Francesco.
“In questo Anno Giubilare, rinnovo il mio appello, soprattutto ai governanti cristiani, affinché facciano tutto il possibile per portare avanti i negoziati per porre fine a tutti i conflitti in corso. Preghiamo per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, in Libano, in Myanmar, in Sudan e nel Nord Kivu”, ha esortato il Pontefice.
Francesco ha inoltre ricordato che lunedì 3 febbraio si terrà in Vaticano il Summit Internazionale sui Diritti dei Bambini, intitolato “Amiamoli e proteggiamoli”, un evento che ha avuto la gioia di promuovere e al quale parteciperà personalmente.
“È un’opportunità unica per richiamare l’attenzione del mondo sui problemi più urgenti che colpiscono la vita dei più piccoli. Vi invito a unirvi a me nella preghiera per il successo di questo incontro”, ha sottolineato.
Tra i partecipanti a questo evento, annunciato dal Papa il 20 novembre, ci saranno la regina Rania di Giordania, la senatrice a vita italiana Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento nazista di Auschwitz; l’attivista indiano Kailash Satyarthi, Premio Nobel per la Pace nel 2014 insieme a Malala Yousafzai, e l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore.
Quel giorno, Papa Francesco ha evidenziato che il vertice “sarà un’occasione per individuare nuove modalità di salvezza e protezione per milioni di bambini ancora privi di diritti, che vivono in condizioni precarie, sfruttati e maltrattati, e che subiscono le drammatiche conseguenze della guerra”.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.