“Giacomo Mattivi è un giovane straordinario, un vero missionario della speranza”. Queste sono le parole di Lia Beltrami, produttrice del documentario Green Lava, che racconta la storia di questo giovane italiano e la sua lotta contro la distrofia muscolare di Duchenne.
I giornalisti che hanno partecipato al Giubileo della Comunicazione, recentemente celebrato a Roma, hanno assistito alla prima di Green Lava (Lava Verde), un film che racconta la storia di questo ragazzo “radioso, pieno di vita e straordinariamente intelligente”, nonostante sia affetto da una malattia genetica che provoca una progressiva debolezza muscolare.
Un cammino “alla luce della fede”
In una conversazione con ACI Prensa, Lia Beltrami ha sottolineato come la malattia, che in passato ha colpito anche suo fratello Mattia, “non lo abbia fermato”. Ha dichiarato: “Dentro di lui c’è un amore per la vita e una forza molto più grandi di quanto chiunque possa immaginare”, e per questo ha voluto portare al mondo “la bellezza di Giacomo” attraverso il cinema.
“Giacomo è un ragazzo radioso, pieno di vita e straordinariamente intelligente. Ha una capacità unica di leggere il cuore delle persone e di ‘danzare con il cuore’… è come il sole che sorge ogni mattina”, ha espresso Beltrami.
Ha aggiunto che, insieme alla sua famiglia e alla sua comunità, il giovane “vive questo cammino alla luce della fede”, una fede che suo padre definisce “critica”, perché cerca di approfondire il percorso cristiano senza dare nulla per scontato.
Il documentario esplora la vita di questo giovane che, senza mai perdere il sorriso, si aggrappa alla vita nonostante la sua malattia. I suoi genitori, Stefano e Lara, riflettono apertamente sulla vita e sulla fede di Giacomo, oltre che sulle sfide che hanno affrontato avendo due figli malati.
Si tratta di un documentario pieno di speranza, in cui il giovane, pur sapendo che la sua vita terrena potrebbe terminare in qualsiasi momento, è consapevole di essere atteso da qualcosa di più grande: “un nuovo luogo per la sua anima, dove la lava può scorrere e dare vita a nuove forme”.
“Questo non arrendersi al dolore, ma donarsi completamente agli altri, è un frutto della sua fede. Inoltre, Giacomo è catechista e ho visto come i bambini lo ascoltano con attenzione. Tutta la sua vita è una missione”, ha aggiunto la produttrice.
Un progetto realizzato “con il cuore”
Per la realizzazione di questo documentario, Lia Beltrami ha lavorato con un team che ha contribuito “con il cuore”. Ha citato il produttore Ali Aksu, lo psicologo Daniele Marchesi, la montatrice Simona Paggi e il direttore della fotografia Sebastiano Rossitto, oltre alla colonna sonora con composizioni donate da Billie Eilish e pezzi originali di Alberto Beltrami e Carlos Biondini.
“Tutti hanno offerto il loro talento per raccontare la storia di un giovane di 21 anni che ha appena perso il fratello per la stessa malattia, ma che, nonostante tutto, trasmette un messaggio e un insegnamento al mondo intero”, ha evidenziato Beltrami.
Lia, laureata presso la New York Film Academy, ha rivelato ad ACI Prensa che “girare non è stato facile, poiché Giacomo dipende costantemente da un respiratore, il che ha comportato diverse difficoltà tecniche”. Ha sottolineato inoltre che “i temi affrontati non sono semplici” e hanno richiesto grande tatto e dedizione da parte di tutto il team.
“Spero lasci negli spettatori un profondo desiderio di vivere”
Beltrami spera che Green Lava lasci negli spettatori un “profondo desiderio di vivere”. Alcuni lo hanno definito “un film sulla prevenzione del suicidio” e “un pugno e una carezza allo stesso tempo”.
“Vogliamo davvero che chi lo vede, specialmente i giovani, prenda in mano la propria vita, coltivi la gratitudine e trovi il proprio cammino. Giacomo insegna a vivere nelle piccole cose, ad apprezzare il momento presente. Il suo sorriso e il suo sguardo comunicano più delle parole”, ha affermato.
La prima proiezione di Green Lava si è tenuta a Davos, durante il Forum Economico Mondiale, dove il produttore Ali Aksu ha creato uno spazio di dialogo “molto significativo”. Secondo Beltrami, il film “è stato accolto con grande entusiasmo”.
“Lo stesso è accaduto durante la sua anteprima mondiale al Giubileo della Comunicazione, dove siamo stati invitati a proiettarlo”, essendo una produzione realizzata in collaborazione con Vatican News e Radio Vaticana.
Incontro tra Giacomo e Papa Francesco
Il protagonista del documentario ha assistito alla proiezione presso l’Istituto Patristico Agostiniano di Roma. Durante il suo soggiorno nella Città Eterna, Giacomo ha avuto anche un incontro speciale con il Santo Padre, che ha potuto salutare dopo la grande udienza nell’Aula Paolo VI, in occasione del Giubileo della Comunicazione.
Giacomo ha raccontato a Vatican News di aver chiesto a Papa Francesco “se poteva inviargli altri suoi poemi”, ricevendo una risposta positiva con un gesto della mano. “È stato molto emozionante vedere che si ricordava di me”.