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L’arcivescovo ortodosso Anastasios di Albania muore a 95 anni in seguito a una malattia

L'Arcivescovo ortodosso Anastasios Yannoulatos | antilla-martinique.com

L’Arcivescovo ortodosso Anastasios Yannoulatos d’Albania, 95 anni, è morto il 25 gennaio in Grecia a causa di una recente malattia. Ha guidato la Chiesa ortodossa albanese per quasi 33 anni.

Sotto la sua guida, dopo la caduta del comunismo, sono state riaperte oltre 400 parrocchie e costruite diverse nuove chiese per sostenere la fede e la pietà delle comunità ortodosse in Albania, un paese a maggioranza musulmana.

Nato il 4 novembre 1929 a Pireo, in Grecia, Anastasios è stato ordinato sacerdote nella Chiesa di Grecia nel 1964, dopo aver completato gli studi in teologia e storia delle religioni.

Dopo aver svolto attività missionaria per oltre un decennio in diversi paesi africani, tra cui Kenya, Uganda e Tanzania, Anastasios è tornato in Grecia, dove è stato elevato a vescovo di Androusa nel 1972. Dal 1981 al 1991 ha servito come arcivescovo reggente della Santa Arcidiocesi di Irinopoli in Africa.

Inviato in Albania nel 1991 per ricostruire la Chiesa ortodossa subito dopo la caduta del comunismo, avvenuta l’11 dicembre 1990, Anastasios è stato nominato primate dell’Albania nell’agosto 1992.

Oltre a riaprire più di 400 parrocchie, Anastasios ha ordinato circa 155 nuovi sacerdoti per rivitalizzare la Chiesa ortodossa in Albania ed ha istituito diverse opere educative e caritative nel paese.

Dopo la notizia della sua morte, il vescovo cattolico Gjergj Meta di Rrëshen, Albania, ha elogiato Anastasios in una lettera indirizzata al Santo Sinodo della Chiesa ortodossa albanese.

“Il contributo di Sua Beatitudine [Anastasios] resterà nella storia del nostro paese come quello di un missionario del Vangelo subito dopo la caduta del comunismo, ma anche come quello di un buon padre e pastore che ha ricostruito la Chiesa ortodossa d’Albania con la sua saggezza, perseveranza e visione”, ha scritto Meta.

Anche il Patriarca Kirill di Mosca, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, i leader della Chiesa ortodossa greca e il Consiglio Ecumenico delle Chiese hanno espresso le loro condoglianze.

Rispettato per la sua leadership influente anche oltre l’ambito ortodosso, Anastasios è stato riconosciuto come un promotore della pace e del dialogo interreligioso in Albania e con altre Chiese cristiane nel mondo.

Nel 2000 è stato candidato al Premio Nobel per la Pace e, nel 2006, è stato nominato presidente del Consiglio Ecumenico delle Chiese, oltre che presidente onorario della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace.

Nell’aprile 2018, ha ospitato il Patriarca ortodosso russo Kirill in Albania e ha lanciato un appello per “la fine immediata della guerra fratricida della Russia contro l’Ucraina”, come riportato da La Croix International.

Articolo tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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