All’inizio di gennaio, come da tradizione, Papa Francesco ha accolto i diplomatici accreditati presso la Santa Sede per un incontro carico di significato. Quest’anno, a causa di un raffreddore persistente, il Pontefice non ha potuto leggere integralmente il suo discorso, lasciando l’incarico a un assistente nella suggestiva cornice dell’Aula delle Benedizioni.
Nonostante questo contrattempo, il messaggio del Santo Padre ha risuonato con forza. Rivolgendosi alla “famiglia dei popoli”, rappresentata simbolicamente dai diplomatici, Papa Francesco ha lanciato un appello accorato per superare le divisioni e riscoprire ciò che unisce l’umanità. Ha esortato tutti a lasciare alle spalle le contese che frammentano e ad abbracciare un futuro di dialogo e solidarietà.
L’allarme per la guerra mondiale e la difesa della vita
Nel suo discorso, il Papa ha messo in guardia contro la “minaccia sempre più concreta di una guerra mondiale”, sottolineando i pericoli derivanti da un’umanità sempre più divisa e polarizzata. Ma il suo monito più incisivo ha riguardato la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale.
Papa Francesco ha condannato con fermezza la mentalità che tenta di giustificare un presunto “diritto all’aborto”, descrivendolo come una contraddizione rispetto ai diritti umani fondamentali. “Nessun bambino è un errore o colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato”, ha affermato il Pontefice, invitando a una cultura che protegga la dignità di ogni vita.
Un invito al dialogo e alla pace
Il Santo Padre ha poi denunciato la crescente polarizzazione politica e sociale, richiamando episodi che, secondo lui, sono emblematici di questa deriva: dall’attentato a Donald Trump a quello al primo ministro slovacco Robert Fico. In questo contesto, ha ricordato che la diplomazia è una vocazione nobile, mirata a promuovere il dialogo tra tutte le parti e a costruire ponti di pace.
Concludendo il suo intervento, Papa Francesco ha invitato i leader politici a essere annunciatori di valori universali: pace, verità, perdono, libertà e giustizia. Ha ribadito che solo un impegno condiviso e costante per questi ideali può condurre a un mondo più unito e giusto.