Nel 1225, San Francesco d’Assisi, gravemente malato e prossimo alla morte, compose il Cantico delle Creature, un inno di gratitudine e meraviglia per la bellezza della creazione. Questo canto, conosciuto anche come Cantico di Frate Sole, continua a risuonare otto secoli dopo, irradiando il suo messaggio di pace e unità.
Fra Francesco Piloni, Ministro della Provincia dei Frati Minori dell’Umbria, ha sottolineato l’importanza del messaggio di San Francesco:
Fra Francesco Piloni: “Qui c’è una questione importantissima: il grande messaggio è che Dio ci ha affidato, dalla Genesi in poi, di essere custodi. Non solo custodi, ma anche coltivatori del giardino della creazione. Quando perdiamo questo mandato e diventiamo padroni, il creato si ribella. Il creato è del Signore e noi dobbiamo restituirlo migliore, perché se lo sciupiamo, lo rendiamo meno bello.”
Celebrazioni ad Assisi:
L’11 gennaio 2025, la famiglia francescana si è riunita ad Assisi per commemorare l’ottavo centenario del Cantico. Gli eventi principali si sono svolti nei santuari di San Damiano e della Spogliazione, luoghi intrisi della spiritualità francescana.
A San Damiano, dove gran parte del Cantico fu composto, Fra Francesco Piloni ha ricordato:
Fra Francesco Piloni: “Nel 1225, dopo aver ricevuto le stimmate, Francesco venne qui per ascoltare la voce del Signore. In una notte di grande tribolazione, tra dolori e difficoltà, nacque una delle espressioni più grandi della letteratura italiana e della spiritualità universale: il Cantico delle Creature.”
La celebrazione ha incluso una lettura della Compilazione di Assisi, una liturgia della Parola e i messaggi dei ministri generali francescani, tra cui Fra Massimo Fusarelli e Fra Carlos Alberto Trovarelli.
Il Messaggio del Perdono e della Morte
Nel Santuario della Spogliazione, Fra Simone Calvarese ha guidato riflessioni sulle strofe finali del Cantico, che celebrano il perdono e accettano la morte come parte integrante della vita.
Fra Francesco Piloni: “Il Cantico è straordinariamente attuale: parla di sole, luna, stelle, ma anche di malattia, morte e perdono. Tocca tutte le realtà create e, soprattutto, l’uomo.”
Un Esempio per il Mondo Moderno
Il Cantico delle Creature ha ispirato anche Papa Francesco, che ha tratto dal testo il titolo della sua enciclica Laudato Si’, pubblicata nel 2015. A distanza di dieci anni, i temi della cura del creato e dell’unità rimangono centrali nel magistero della Chiesa.
Fra Francesco Piloni evidenzia:
Fra Francesco Piloni: “La grande questione nel magistero degli ultimi pontificati è che siamo esseri in relazione. Francesco ci ricorda che tutto è relazione: il vento fratello, il fuoco, le stelle sorelle. Questo è un messaggio fondamentale per il nostro tempo.”
Un Testamento di Luce e Gratitudine
Nei suoi ultimi anni, San Francesco trovò la gioia nell’apparente paradosso di accettare il dolore e la morte come sorelle. Questo dialogo con Dio, nato nella sofferenza, continua a ispirare il mondo con un messaggio senza tempo di gratitudine, speranza e amore.
Le celebrazioni per gli 800 anni del Cantico delle Creature ci ricordano che ogni gesto di cura e custodia del creato è un atto di fede e un tributo a quella luce che San Francesco ha cantato con tanta forza.