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L’Opus Dei sotto attacco: la prelatura smentisce il libro di Gore

San Josemaria Escriva, fondatore dell'Opus Dei | opusdei.org

L’Opus Dei, la prelatura personale con sede a Roma attiva da quasi un secolo, ha pubblicato una lunga risposta al libro Opus (disponibile al momento solo in inglese), uscito nell’ottobre 2024, accusando il testo di offrire “un’immagine falsa dell’Opus Dei basata su fatti distorti, teorie cospirative e menzogne spudorate”.

Il libro, scritto dal giornalista Gareth Gore, descrive l’Opus Dei come “una setta cattolica segreta e ultraconservatrice” che avrebbe “portato avanti la sua agenda radicale nella Chiesa e nel mondo, utilizzando miliardi di dollari provenienti da una delle banche più grandi del mondo”.

In un’analisi approfondita del libro, pubblicata lunedì 13 gennaio, l’organizzazione cattolica —fondata nel 1928 da San Josemaría Escrivá— ha dichiarato: “Abbiamo cercato di collaborare” con Gore durante la preparazione del libro, offrendogli “dati, spiegazioni di contesto, contatti” e “chiarimenti su diversi temi, oltre alla disponibilità ad affrontarne altri”.

Tuttavia, il gruppo ha affermato, nella versione inglese del documento, che nel libro di Gore “non viene riportata nemmeno una buona azione da parte di qualcuno dell’Opus Dei; non è inclusa neanche una risposta dell’Opus Dei alle numerose accuse formulate contro di esso nel libro”.

I membri del team di comunicazione mondiale dell’Opus Dei hanno dichiarato che, “notando il marcato pregiudizio del libro e i suoi numerosi errori fattuali, le persone che avevano avuto contatti con Gareth Gore dall’Ufficio di comunicazione dell’Opus Dei hanno deciso di elaborare un documento” per “offrire ai lettori di questo sito spiegazioni integrative che sono state fornite all’autore e che spesso vengono taciute”.

“Abbiamo cercato di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso; di discernere tra verità, mezze verità, menzogne e giudizi o interpretazioni sulle intenzioni; di correggere narrazioni false con contesto e spiegazioni aggiuntive”, spiega il team di comunicatori dell’Opus Dei.

Il documento risultante, composto da 101 pagine di “dati e chiarimenti”, mira di fatto a trasformare una situazione sfavorevole in un’opportunità, affrontando in un unico luogo tutte le principali critiche ricevute dall’Opus Dei durante i suoi quasi cento anni di esistenza.

“Abbiamo scritto queste pagine partendo da un presupposto necessario: il rispetto e l’apertura verso le critiche, che normalmente possono essere utili”, afferma il documento. “Nessuna istituzione umana è perfetta” e “essere portatori di un carisma cristiano non garantisce l’immunità dall’errore”, riconoscono gli autori.

“Come altre istituzioni della Chiesa Cattolica, da anni percorriamo un cammino di maggiore consapevolezza sulla nostra vulnerabilità, che ci porta a una più profonda empatia verso le persone ferite e ci fornisce nuova sensibilità e luce sul modo di portare avanti la nostra missione”, proseguono gli autori. “Per questi motivi, cerchiamo di ascoltare e analizzare sia le critiche giuste e costruttive, sia quelle che non lo sono”.

Insieme al documento esplicativo, l’Opus Dei ha aggiornato il proprio sito web includendo una sezione intitolata “Alcuni chiarimenti aggiuntivi sul libro Opus di Gareth Gore”, che affronta sia controversie antiche che più recenti riguardanti l’organizzazione.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. Pubblicato originariamente su CNA.

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