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Cosa c’è da sapere sul primo Prefetto donna nella storia della Chiesa cattolica

Suor Simona Brambilla | Foto: CNS/Lola Gomez

Papa Francesco ha segnato un nuovo traguardo nel suo pontificato nominando, per la prima volta nella storia della Chiesa Cattolica, una donna alla guida di un Dicastero vaticano. Si tratta della religiosa italiana Simona Brambilla, designata Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Chi è Suor Simona Brambilla?

Suor Brambilla, che compirà 60 anni il prossimo 27 marzo, ricopriva dal mese di ottobre 2023 il ruolo di segretaria dello stesso dicastero. In quell’occasione, era diventata la seconda donna ad assumere un incarico simile, dopo Suor Alessandra Smerilli, nominata nel Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale nel 2021.

Il 13 dicembre 2024, Suor Brambilla è stata nominata dal Papa membro del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo, responsabile della preparazione e realizzazione dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. A proposito di questa nomina, la religiosa ha dichiarato:
“Credo profondamente nel cammino sinodale. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un’esperienza dello Spirito che spinge la Chiesa a camminare insieme, in ascolto reciproco e costruzione condivisa. Da questa esperienza non si può tornare indietro”.

Suor Simona Brambilla (a destra). Credit: Suore Missionarie della Consolata.

Il suo cammino nella Chiesa

Suor Simona Brambilla è entrata nella Congregazione delle Missionarie della Consolata nel 1988. Prima di essere nominata segretaria del Dicastero, ha ricoperto per 13 anni il ruolo di Superiora Generale della Congregazione, di cui era stata anche Prima Consigliera Generale.

Ha lavorato come missionaria in Mozambico, un’esperienza che l’ha portata a realizzare una tesi sull’evangelizzazione e l’inculturazione nel Paese africano, conseguendo un dottorato in psicologia nel 2008 presso l’Istituto Gregoriano di Psicologia, dove ha anche insegnato. Inoltre, è infermiera professionale, avendo esercitato questa professione presso l’ospedale di Merate, in Italia.

Suor Simona Brambilla (a destra) con altre Missionarie della Consolata. Credit: Suore Missionarie della Consolata.

La visione di Suor Brambilla

In un’intervista del 2023 ad ACI Stampa, Suor Brambilla ha condiviso come le esperienze vissute in diverse realtà, culture e Chiese particolari abbiano trasformato la sua vita, rafforzando la consapevolezza che l’incontro con l’altro sia fonte di crescita e scambio di doni, sempre guidato dalla missione di “seminare il Vangelo”.

Rispondendo a una domanda su come rinnovare la vita consacrata, la religiosa ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e del lasciarsi guidare dallo Spirito per aprire il cuore e i sensi interiori alla Sua luce, così da percorrere insieme i Suoi cammini.

Ha anche parlato del valore della “piccolezza”, citando un discorso di Papa Francesco del settembre 2022, in cui il Santo Padre affermava:
“Essere piccoli, poveri di spirito, è una beatitudine, perché ci consegna umilmente al potere di Dio e ci porta a non basare l’azione ecclesiale sulle nostre capacità. Questa è una grazia!”

https://www.facebook.com/reel/585561274082373

Il ruolo delle donne nella Chiesa

In un’intervista del gennaio 2024 al quotidiano Avvenire, Suor Brambilla ha dichiarato che la sua nomina come segretaria del Dicastero “si inserisce in un cammino ecclesiale sempre più sinodale, aperto, inclusivo, dialogico ed evangelico”.

Ha ricordato le parole di Papa Francesco nella sua omelia del 1° gennaio 2024:
“La Chiesa ha bisogno che Maria riscopra il proprio volto femminile: per essere più simile a lei, donna, Vergine e Madre, che rappresenta il modello perfetto. Fare spazio alle donne significa rendere la pastorale più attenta, premurosa, paziente e coraggiosa.”

Rispondendo a chi le chiedeva se la sua nomina avrebbe portato a una “demascolinizzazione” della Chiesa, Suor Brambilla ha sottolineato che la riflessione deve continuare e tradursi in una pratica concreta, che includa una maggiore partecipazione delle donne ai vari livelli della vita ecclesiale. Ha inoltre evidenziato l’importanza di considerare la dimensione femminile e maschile come interconnesse e complementari nella missione della Chiesa.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale può essere trovato qui.

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