Il 6 gennaio, la Chiesa Cattolica celebra la Solennità dell’Epifania del Signore. La parola “epifania” deriva dal greco e significa “manifestazione”. Gesù Cristo si manifesta ai Re Magi (e in loro a tutte le nazioni del mondo), rivelando la sua divinità e gloria.
Questi “saggi d’Oriente” seguirono la stella di Betlemme fino a raggiungere il Bambino con la Vergine Maria e San Giuseppe, offrendo i doni dell’oro, dell’incenso e della mirra. Ma cosa accadde loro dopo?
Secondo l’Enciclopedia Cattolica (EC), “è certo che i Magi, avvisati in sogno, non tornarono da Erode e ‘fecero ritorno al loro paese per un’altra strada’”.
“L’Enciclopedia aggiunge che, al loro ritorno in patria, i Magi furono battezzati da San Tommaso e contribuirono alla diffusione della fede in Cristo. La tradizione proviene da uno scrittore ariano del VI secolo, la cui opera è nota come Opus imperfectum in Mattheum, erroneamente attribuita a San Giovanni Crisostomo”, riferisce l’EC.
Dove si trovano le reliquie dei Re Magi?
I resti dei Re Magi furono trasferiti da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, a Costantinopoli. Successivamente, nel 1164, vennero portati da Milano a Colonia (Germania), dove si trovano tutt’oggi.
Il 18 agosto 2005, durante la sua visita alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), la prima del suo pontificato, Papa Benedetto XVI affermò nella cattedrale di Colonia che “la città non sarebbe ciò che è senza i Re Magi, che hanno profondamente influenzato la sua storia, cultura e fede. In un certo senso, la Chiesa celebra qui tutto l’anno la festa dell’Epifania”.
“Prima di salutarvi, cari abitanti di Colonia, ho voluto raccogliermi in preghiera davanti al reliquiario dei tre Re Magi, ringraziando Dio per la loro testimonianza di fede, speranza e carità”, aggiunse il Papa.
Benedetto XVI ricordò inoltre che “nel 1164, le reliquie dei Saggi d’Oriente furono trasferite da Milano a Colonia sotto la scorta dell’arcivescovo Rainald von Dassel, attraversando le Alpi e accolte con grande gioia”.
“Nella loro peregrinazione attraverso l’Europa, queste reliquie hanno lasciato tracce evidenti, che ancora oggi si riscontrano nei nomi dei luoghi e nella devozione popolare”, sottolineò.
La storia delle reliquie
Nel 2014, Papa Francesco designò il Cardinale Angelo Scola, allora Arcivescovo di Milano, come inviato speciale per l’850º anniversario del trasferimento delle reliquie da Milano a Colonia.
Secondo la tradizione riportata dal sito della Cattedrale di Colonia, Sant’Elena trovò le reliquie dei Re Magi nella città di Saba e le trasferì a Costantinopoli (oggi Istanbul, Turchia). Tre secoli dopo, San Eustorgio, vescovo di Milano, portò le reliquie nella città italiana come dono dell’imperatore, in occasione del suo insediamento episcopale.
Tuttavia, durante l’assedio di Milano da parte dell’imperatore Federico Barbarossa, l’arcivescovo Rainald von Dassel scoprì che una chiesa milanese custodiva le reliquie. Grazie all’intercessione dell’abadessa, sorella del podestà di Milano, Von Dassel ottenne le reliquie in cambio della protezione del podestà dalle ire imperiali. Così le reliquie giunsero a Colonia.
Il reliquiario dei Re Magi
Tra il 1190 e il 1220, un gruppo di artigiani realizzò l’imponente reliquiario che custodisce oggi le reliquie. Questo magnifico manufatto misura 1,10 metri di larghezza, 1,53 metri di altezza e 2,20 metri di lunghezza. È fatto di legno ricoperto d’oro e argento, decorato con filigrana, smalti e circa mille pietre preziose.
Oltre a 74 figure in rilievo in argento dorato, il reliquiario presenta scene come l’Adorazione dei Magi, Maria in trono con Gesù Bambino, il Battesimo di Cristo e il Cristo in trono nel Giudizio Universale. In un’estremità, è visibile anche il busto di Mons. Von Dassel.
La Cattedrale di Colonia
La costruzione dell’attuale cattedrale di Colonia iniziò nel 1248 e durò 632 anni, rendendola la più grande chiesa gotica dell’Europa settentrionale.
Nel 2005, Benedetto XVI sottolineò che “gli abitanti di Colonia realizzarono per le reliquie dei Re Magi il reliquiario più prezioso di tutto il mondo cristiano e, come se non bastasse, costruirono sopra di esso un reliquiario ancora più grande: la cattedrale di Colonia”.
“Accanto a Gerusalemme, la ‘città santa’, a Roma, la ‘città eterna’, e a Santiago de Compostela in Spagna, grazie ai Magi, Colonia è diventata uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio dell’Occidente cristiano”, concluse il Papa.
Questo articolo è stato tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale può essere trovato a questo link.