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La devozione alla Vergine Maria mette in fuga il diavolo, dice il vicepresidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti all’inizio del Giubileo 2025

Statua di Maria, Vergine e Madre di Dio, con il bambino Gesù e San Giuseppe | Andrés Oliver Joya Zapata/pexels

Padre Francesco Bamonte, vicepresidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE) e sacerdote dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, afferma che la devozione alla Vergine fa fuggire il diavolo, in una riflessione per il tempo di Natale e il Giubileo del 2025.

“La devozione alla Vergine – che trova la sua massima espressione nella consacrazione a Lei e al suo Cuore Immacolato – se vissuta bene, permette a questa Madre di agire profondamente nelle nostre vite e di operare in noi al massimo questa conformazione alla vita del Figlio”.

Inoltre, spiega l’esorcista sessantacinquenne, la devozione a Maria ci consente “di arricchirci di molte grazie straordinarie e di far fuggire da noi e dagli altri il nemico del genere umano, il Maligno, che continuamente si sforza di chiudere i cuori degli uomini alla grazia e all’amore misericordioso di Dio”.

In un testo in italiano intitolato “Madre di Cristo e Madre nostra: Una meditazione in preparazione al Natale e al grande Giubileo del 2025”, il vicepresidente dell’associazione che riunisce circa 900 esorcisti sottolinea l’importanza di vivere questo tempo “uniti alla Vergine Immacolata”.

Il Giubileo della Speranza, prosegue, “ci introdurrà nella grande grazia” del Signore, poiché “la Misericordia di Dio, che da quel momento (24 dicembre) viene donata in misura sovrabbondante attraverso il Cuore della Madre della Misericordia, ci fa ‘abbondare nella speranza’, per poterla risvegliare in chi l’ha sopita e farla sorgere in coloro che non l’hanno mai avuta”.

Il sacerdote italiano sottolinea inoltre che, “poiché il Figlio di Dio, facendosi carne, si è fatto anche Figlio di Maria, ogni uomo non solo diventa figlio di Dio in Lui, ma diventa anche figlio della Vergine in Lui, così come Gesù fu e rimane Figlio della Vergine”.

“Nella misura in cui ogni uomo si apre alla sua azione materna, permettendo alla Vergine, con il suo ineffabile amore di Madre, di nutrirlo, educarlo e prendersene cura, le consente di imprimere in lui il volto di Gesù, di portare nel suo cuore i sentimenti di Gesù, di riprodurre nella sua anima gli atteggiamenti di Gesù”, sottolinea.

Per concludere, Padre Bamonte auspica “che la Nostra Signora, Mater spei (Madre della speranza) e Mater veniae (Madre del perdono), ci accompagni verso il Signore”.

Il Giubileo della Speranza è iniziato ufficialmente il 24 dicembre, quando Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano; e si concluderà il 6 gennaio 2026, con la chiusura della stessa Porta Santa.

Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale può essere trovato qui.

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