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Il Vaticano fissa i funerali del cardinale Amato, mentre Papa Francesco elogia il defunto “servitore fedele”

Il cardinale Angelo Amato. | Crediti: Presidenza El Salvador/Wikimedia (CC0)

Il Cardinale Angelo Amato, ex prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi del Vaticano che ha supervisionato numerose significative canonizzazioni, tra cui quella di Madre Teresa, è morto il 31 dicembre. Aveva 86 anni.

Membro dei Salesiani di Don Bosco, Amato ha servito la Santa Sede in posizioni chiave per oltre quattro decenni.

In un telegramma che annuncia la sua morte, Papa Francesco mercoledì ha lodato la “testimonianza edificante di questo figlio spirituale di San Giovanni Bosco che per molti anni si è dedicato con raffinatezza umana e generosità al Vangelo e alla Chiesa.”

Il messaggio del papa, inviato a Padre Stefano Martoglio, vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani, ha evidenziato lo “spirito sacerdotale e la preparazione teologica” di Amato attraverso i quali ha servito la Santa Sede, in particolare nell’allora Congregazione per la Dottrina della Fede e nella Congregazione per le Cause dei Santi.

La Messa funebre sarà celebrata il 2 gennaio alle 14:00 all’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, con il Cardinale Giovanni Battista Re come celebrante principale. Papa Francesco presiederà la raccomandazione finale e il commiato.

Breve biografia

Nato a Molfetta, in Italia, l’8 giugno 1938, Amato ha fatto la sua prima professione religiosa nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1967.

Il suo percorso accademico lo ha portato a ruoli nell’educazione teologica, tra cui posizioni alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Università Salesiana, dove è stato decano. Il suo viaggio accademico ha incluso un periodo in Grecia, dove ha condotto ricerche sulla teologia ortodossa.

Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede nel 2002 e Papa Benedetto XVI lo ha successivamente nominato prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi nel 2008. Benedetto lo ha creato cardinale nel 2010.

“Fedele al suo motto ‘Sufficit gratia mea’ [‘la mia grazia è sufficiente’], anche in tempi recenti segnati dalla sofferenza, si è abbandonato alla bontà del Padre Celeste,” ha notato Papa Francesco nel suo messaggio.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale può essere trovato al seguente link.

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