Nel presentare il suo nuovo libro “Carlo Acutis tra le orme di Francesco e Chiara d’Assisi: Originali, non fotocopie”, il Vescovo di Assisi (Italia), Mons. Domenico Sorrentino, ha sottolineato che 900.000 persone hanno visitato la tomba del futuro santo nel Santuario della Spogliazione, in quella città italiana.
Il Santuario della Spogliazione prende il nome da un evento in cui San Francesco d’Assisi — durante un processo pubblico con il padre, Pietro di Bernardone, che lo accusava di aver donato i suoi beni ai poveri — si spogliò dei suoi vestiti, come espressione di piena fiducia in Dio.
“Il nostro santuario ha ricevuto 900.000 visitatori quest’anno: per questo motivo questo libro è una sorta di ‘libro di testo’ per far comprendere cosa è accaduto ad Assisi”, ha dichiarato il prelato, come riferito dal sito web della Provincia Francescana di Umbria e Sardegna.
Mons. Sorrentino ha presentato il suo libro il 18 dicembre nella Sala d’Onore del Palazzo Donini di Perugia, evento a cui hanno partecipato anche Fra Francesco Piloni, Ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori di Umbria e Sardegna; Marcello Signorelli, professore ordinario di politica economica all’Università di Perugia; e Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria.
Secondo quanto riferito dalla diocesi di Assisi, il prelato ha spiegato che Carlo Acutis riposa in quella città italiana “perché ha voluto seguire le orme di questi due santi (San Francesco e Santa Chiara). Ha respirato la loro spiritualità e l’ha tradotta come poteva farlo un giovane del nostro tempo. La sua vita è una vita normale, come quella di tanti giovani, ma con un obiettivo: l’incontro con Gesù e anche la devozione a Maria”
Il vescovo ha inoltre precisato che ha voluto scrivere questo libro come “preparazione alla canonizzazione e per spiegare il significato del Santuario della Spogliazione in cui si trovano le sue reliquie”.
Durante la presentazione del libro, Mons. Sorrentino ha sottolineato che “quando pensiamo a Francesco e Chiara e al loro lascito, immaginiamo sempre persone con l’abito, monache di clausura o anche laici della terza ordine secolare”.
“Carlo non è nulla di tutto questo, perché è francescano, se possiamo dirlo, nel cuore: sua madre diceva che era innamorato del Cantico delle creature tanto da dichiararlo il suo poema più bello”, ha aggiunto.
Nel libro, spiegano i francescani, il Vescovo di Assisi risponde a domande frequenti come: Perché Carlo Acutis è sepolto ad Assisi, nel Santuario della Spogliazione? Qual è il legame tra il giovane milanese che presto sarà santo e i santi di Assisi? e rivela dettagli inediti di alcuni momenti accaduti dopo la sua morte.
Fra Francesco Piloni ha commentato sul libro: “Mi ha colpito una cosa molto semplice: quando Carlo andava nei monasteri con le monache di clausura, chiedeva preghiere per i suoi compagni, perché ‘non hanno Gesù’”.
“Mi piacerebbe molto che Carlo, insieme a Francesco, nel suo nascondimento, nel potere della preghiera, facesse rumore, venisse a turbare quel silenzio terribile che ci fa sentire bene, ma un bene tanto relativo, senza speranza, che fa naufragare il desiderio di un futuro che i giovani devono avere davanti a sé, ma che devono vedere prima di noi”, ha aggiunto.
È possibile acquistare il libro a questo link.
Chi era Carlo Acutis?
Carlo Acutis è un giovane beato e futuro santo nato nel 1991 a Londra (Inghilterra). Poco dopo la sua famiglia si trasferì a Milano (Italia). Fin da piccolo si avvicinò alla tecnologia e creò una mostra virtuale sui miracoli eucaristici.
Quando era adolescente, Carlo fu diagnosticato con leucemia e offrì le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 2006 all’età di soli 15 anni, la sua figura ha iniziato a ispirare molti giovani a portare il messaggio di Cristo nel mondo digitale, guadagnando molta popolarità.
Nel luglio del 2018, Papa Francesco lo ha dichiarato venerabile. È stato beatificato ad Assisi (Italia), dove riposano le sue reliquie, il 10 ottobre 2020.
La canonizzazione di Acutis è prevista per domenica 27 aprile alle ore 10:30 in Piazza San Pietro.
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si può trovare su aciprensa.