Papa Francesco ha ricordato ai fedeli cattolici che “il dialogo è un elemento importante per una famiglia” e ha fatto un appello a “non rimanere mai chiusi in se stessi o, peggio ancora, con la testa sul telefono cellulare”.
Questo è il messaggio che il Santo Padre ha rivolto ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano prima della recita dell’Angelus domenica 29 dicembre, giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la Sacra Famiglia di Nazaret.
Il Vangelo della domenica—Lc 2,41-52— “narra quando Gesù, a 12 anni, al termine del pellegrinaggio annuale a Gerusalemme, fu smarrito da Maria e Giuseppe, che lo trovarono nel Tempio a discutere con i dottori”, ha detto il Papa. “L’evangelista Luca rivela lo stato d’animo di Maria, che domanda a Gesù: ‘Figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo'”.
“Gesù risponde: ‘Perché mi cercavate? Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?'”, ha indicato il Pontefice.
La Sacra Famiglia: “Una famiglia che dialoga, che ascolta, che parla”
Per il Papa, questa “è l’esperienza direi quasi abituale di una famiglia che alterna momenti tranquilli con altri drammatici. Sembra la storia di una crisi familiare dei nostri giorni, di un adolescente difficile e di due genitori che non riescono a comprenderlo”.
“Soffermiamoci a osservare questa famiglia. Sapete perché la Sacra Famiglia di Nazaret è un modello? Perché è una famiglia che dialoga, che ascolta, che parla. Il dialogo è un elemento importante per una famiglia! Una famiglia che non comunica non può essere una famiglia felice”, ha affermato.
Papa Francesco ha sottolineato che “è bello quando una madre non inizia con un rimprovero, ma con una domanda. Maria non accusa né giudica, ma cerca di comprendere come accogliere questo Figlio così diverso attraverso l’ascolto”.
“Nonostante questo sforzo, il Vangelo dice che Maria e Giuseppe ‘non compresero le parole che egli aveva detto loro’, il che dimostra che in famiglia è più importante ascoltare che capire”, ha detto il Papa, evidenziando che “ascoltare significa dare importanza all’altro, riconoscere il suo diritto di esistere e di pensare per sé stesso. I figli hanno bisogno di questo”.
Il pasto, “un momento privilegiato per il dialogo”
Il Santo Padre ha poi sottolineato che “un momento privilegiato per il dialogo e l’ascolto in famiglia è il momento dei pasti. È bello stare insieme a tavola e parlare. Questo può risolvere molti problemi e, soprattutto, unisce le generazioni: i figli che parlano con i loro genitori, i nipoti che parlano con i loro nonni”.
Così, il Papa ha chiesto ai membri della famiglia di “non rimanere mai chiusi in se stessi o, peggio ancora, con la testa sul telefono cellulare. Questo non va, questo mai. Parlare, ascoltarsi, questo è il dialogo che fa bene e che fa crescere!”.
“La famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe è santa. Tuttavia, abbiamo visto che nemmeno i genitori di Gesù lo capivano sempre. Possiamo riflettere su questo, e non sorprendiamoci se a volte capita anche a noi in famiglia di non comprenderci”.
“Quando ci succede, chiediamoci: ci siamo ascoltati? Abbiamo affrontato i problemi ascoltandoci l’un l’altro o ci siamo chiusi nel mutismo (…) nel risentimento, nell’orgoglio? Ci prendiamo un po’ di tempo per dialogare? Quello che possiamo imparare oggi dalla Sacra Famiglia è l’ascolto reciproco”, ha affermato.
“Affidiamoci alla Vergine Maria e chiediamole il dono dell’ascolto per le nostre famiglie”, ha concluso il Papa.
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Questo articolo è stato tradotto e adattato da aciprensa.com