Dopo cinque anni dall’incendio che devastò il tetto e la guglia, rendendo inutilizzabile la Cattedrale di Notre Dame, il monumento simbolo di Parigi si prepara a riaprire al culto il prossimo 8 dicembre. “È una rinascita,” ha dichiarato l’Arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich, a CNA.
Le celebrazioni per il ritorno della cattedrale al suo ruolo liturgico dureranno fino a Pentecoste 2025, rendendo questo evento un momento di grande gioia e significato per i fedeli e per la città.
Un simbolo di rinascita per la Francia e il mondo cattolico
I lavori di restauro hanno riportato alla luce una cattedrale più luminosa ma fedele alla sua struttura originale. Sulla sommità della nuova guglia, il gallo ospita le reliquie dei santi di Parigi — San Luigi, Santa Genoveffa e un frammento della Corona di Spine di Gesù — salvate miracolosamente dall’incendio del 2019.
“Per i sacerdoti e i fedeli di Parigi, è un momento atteso da cinque anni,” ha sottolineato l’arcivescovo Ulrich. “Circa 40 sacerdoti ordinati di recente non hanno mai avuto l’opportunità di celebrare o partecipare a una celebrazione nella nostra cattedrale. Sarà un giorno di gioia profonda per Parigi, per la Francia e per il mondo intero.”
Notre Dame è considerata un simbolo dell’Europa cristiana e medievale, capace di attraversare i secoli e assumere una dimensione nazionale. La cattedrale è stata testimone di momenti storici come la celebrazione della liberazione di Parigi nel 1944 e la fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945. Tuttavia, Ulrich evidenzia un cambiamento significativo: “Nel 1944-45, molti francesi frequentavano ancora regolarmente la Messa. Oggi, per molti, visitare Notre Dame è una scoperta, a volte spirituale, ma soprattutto culturale.”
Una cattedrale al servizio della fede
L’Arcivescovo di Parigi auspica che i visitatori vedano in Notre Dame non solo un monumento nazionale ma un luogo di preghiera cristiana. Il percorso di visita è stato ripensato per offrire ai turisti un’introduzione alla fede cristiana. “Non tutti diventeranno cristiani, ma tutti hanno il diritto di conoscere la fede cristiana,” ha affermato Ulrich.
Durante il restauro, l’identità cristiana della cattedrale è stata difesa con forza contro proposte come la trasformazione in un museo o l’accesso regolato da biglietti. Il 7 dicembre, il presidente francese Emmanuel Macron parteciperà alla simbolica consegna della cattedrale restaurata, ma la cerimonia sarà interamente dedicata alla Chiesa di Parigi e alla Francia.
La celebrazione inaugurale
L’8 dicembre, la riapertura sarà segnata da una Messa solenne alle 10:30. Sarà consacrato il nuovo altare maggiore, progettato da Guillaume Badet, alla presenza di 170 vescovi da tutto il mondo, un sacerdote per ciascuna delle 106 parrocchie di Parigi e rappresentanti delle sette Chiese cattoliche di rito orientale.
I riti di consacrazione dell’altare si svolgeranno in cinque fasi, tra cui la deposizione delle reliquie di santi parigini come Santa Maria Eugenia Milleret e San Carlo de Foucauld, seguite dall’unzione con olio, l’incensazione e l’ornamento dell’altare. La celebrazione culminerà con il canto del Te Deum.
Nei giorni successivi, ogni giornata sarà dedicata a celebrazioni tematiche, coinvolgendo coloro che hanno sostenuto la ricostruzione di Notre Dame. L’arcivescovo spera che questa riapertura non sia solo una rinascita architettonica ma anche spirituale, invitando i visitatori a riscoprire il cuore cristiano di Parigi.