Papa Francesco creerà 21 nuovi cardinali durante il decimo concistoro del suo pontificato, che si terrà il 7 dicembre 2024, segnando un ulteriore passo verso una visione di Chiesa universale, missionaria e inclusiva.
Un collegio cardinalizio sempre più globale e missionario
Con l’aggiunta di questi nuovi cardinali, il Collegio cardinalizio raggiungerà un totale di 253 membri, con oltre 90 paesi rappresentati. Tra questi, 140 saranno “elettori”, ovvero cardinali con meno di 80 anni e con diritto di voto in un eventuale conclave, mentre 113 saranno “non elettori”, avendo superato il limite di età.
Questo concistoro riflette l’impegno di Papa Francesco per ampliare la rappresentanza geografica della Chiesa cattolica, spingendosi oltre i tradizionali confini europei. Tra i nuovi cardinali eletti, Mons. Tarcisio Isao Kikuchi di Tokyo e Mons. Ladislav Nemet di Belgrado appartengono alla Società del Verbo Divino e provengono da paesi in cui i cattolici rappresentano meno del 5% della popolazione.
Dopo questo concistoro, Papa Francesco avrà nominato circa l’80% dei cardinali elettori, consolidando così la sua impronta sulla futura elezione del prossimo pontefice.
Il cardinale più anziano e il più giovane
Il nuovo collegio accoglierà membri di età molto diverse, mettendo in evidenza la diversità e l’ampio spettro della Chiesa cattolica.
Il cardinale più anziano sarà Mons. Angelo Acerbi, 99 anni, diplomatico di lunga data della Santa Sede e prelato emerito dei Cavalieri di Malta. Con oltre 50 anni di episcopato e un’esperienza diplomatica che include paesi come Nuova Zelanda, Colombia e Ungheria, Acerbi porta con sé una profonda conoscenza delle relazioni internazionali.
Al contrario, Mons. Mykola Bychok, vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina a Melbourne, in Australia, sarà il più giovane cardinale a soli 44 anni. Con la sua nomina, l’Oceania avrà quattro rappresentanti nel Collegio cardinalizio.
“Un’espressione dell’unità della Chiesa”
In una lettera inviata lo scorso ottobre ai nuovi cardinali, Papa Francesco ha descritto il Collegio cardinalizio come “un’espressione dell’unità della Chiesa e del legame che unisce tutte le Chiese a quella di Roma”.
La cerimonia per la creazione dei nuovi cardinali si terrà nella Cappella Papale della Basilica di San Pietro, un evento significativo che rafforza la missione globale della Chiesa e l’importanza del dialogo tra culture e nazioni.