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Il Vaticano rivela l’esistenza di un dossier sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Manifesto di Emanuela Orlandi. Credito: Netflix
Manifesto di Emanuela Orlandi. Credito: Netflix

Il Vaticano ha confermato l’esistenza di un dossier confidenziale, fino ad ora negato, che raccoglie informazioni cruciali sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi.

In un nuovo capitolo del noto caso Orlandi, il promotore di giustizia del Vaticano, Alessandro Diddi, ha rivelato, durante la presentazione del libro Il Trono e l’Altare, l’esistenza di questo documento. Tuttavia, Diddi ha sottolineato di non essere autorizzato a divulgarne i contenuti o a rivelarne l’autore fino alla conclusione delle indagini.

A gennaio 2023, il Vaticano ha riaperto il caso, chiuso senza risultati nel 2020, rispondendo alle continue richieste di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che da quasi 40 anni guida una campagna per ottenere giustizia e verità.

Pietro ha da tempo sostenuto l’esistenza di questo documento, che potrebbe fornire una ricostruzione storica utile per chiarire l’accaduto. Secondo lui, fu Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo di Benedetto XVI coinvolto nel caso “Vatileaks,” a informarlo dell’esistenza del dossier. Anche Domenico Giani, ex comandante della gendarmeria vaticana, ha avvalorato questa tesi.

L’avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha definito la recente ammissione del Vaticano “un passo importante verso la verità.” Ha aggiunto che il Vaticano avrebbe svolto attività legate al rapimento di Emanuela Orlandi senza mai condividerle né con la famiglia né con la procura di Roma.

Secondo Sgrò, è stato richiesto di visionare e ottenere una copia del dossier già dal 2017. “Chi ha custodito questo dossier fino ad ora, considerando che il Vaticano ha più volte dichiarato pubblicamente che non esisteva alcun fascicolo e che il caso Orlandi era ‘chiuso’?”, ha precisato.

Emanuela Orlandi, figlia di un funzionario vaticano, scomparve in circostanze misteriose il 22 giugno 1983 all’età di 15 anni. Nonostante numerosi sforzi, il suo destino rimane un mistero. Tra le ipotesi sulla sua scomparsa si citano la mafia romana, membri corrotti del clero o attivisti del “Fronte di Liberazione Turco” che chiedevano la liberazione di Ali Ağca, l’uomo che sparò a Papa Giovanni Paolo II nel 1981.

Questo articolo è stato pubblicato da ACI Prensa e tradotto dal team di EWTN Italia.

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